Caso Mentana-Gruber, cosa è successo davvero? I 16 minuti di ritardo, le voci di un passaggio al Nove e la lettera dei vertici de La7

I retroscena sulla lite tra i due giornalisti

Mercoledì 8 Maggio 2024
Caso Mentana-Gruber, cosa è successo davvero? I 16 minuti di ritardo, le voci di un passaggio al Nove e la lettera dei vertici de La7

Due prime donne de La 7. Due volti notissimi del giornalismo italiano che battibeccano a distanza in diretta tv e l'editore della rete costretto a intervenire per riportare (forse) la pace. Cosa è successo tra Lilli Gruber ed Enrico Mentana?  

Mentana-Gruber, La7 risponde: «Doveroso mantenere rispetto reciproco e verso l'azienda». La reazione del direttore del Tg: «Sottoscrivo»

Il rimprovero della Gruber

E' lunedì 6 maggio.

Un'infastidita Lilli Gruber compare sullo schermo de La7 all'inizio del suo programma: «Benvenuti alle 20.46 e non alle otto e mezza e neanche a "Otto e mezzo" - dice all'inizio della trasmissione - L'incontinenza purtroppo è una brutta cosa, scusateci di questo ritardo». Lilli, visibilmente irritata, si riferisce al direttore del TgLa7 Enrico Mentana che le ha appena passato la linea con 16 minuti di ritardo. Una frecciatina che non sfugge ai più attenti. Lo spezzone della Gruber che "rimprovera" Mentana fa il giro del web e arriva al giornalista che il giorno dopo, senza troppi giri di parole, replica alla diretta interessata. 

La replica di Mentana

Prima con un post su Facebook nella mattinata di martedì 7 maggio, in cui Mentana mostra un grafico degli ascolti del suo tg. «Dall'uno al nove per cento in mezz'ora - scrive - Questa è la curva degli ascolti, del tutto simile a quelle dei giorni precedenti, del TgLa7 di lunedì sera, segnato da fatti importanti e in continuo aggiornamento. A quel Tg però ha imprevedibilmente fatto seguito un giudizio gravemente sprezzante nei miei confronti da parte di chi conduceva il programma successivo, che pure è ogni sera diretto beneficiario di quella curva ascendente». Quindi il riferimento ai dirigenti della rete: «Un giudizio da cui finora nessuno tra i vertici di La7 ha sentito il bisogno di prendere le distanze - aveva proseguito il giornalista -. Piccolo episodio, ma molto indicativo. A questo punto le distanze, come è doveroso, le prendo io, dai maleducati e dagli ignavi». 

La minaccia di dimissioni

Sempre martedì, al termine del tg della sera, Mentana torna sull'episodio. «Ieri sera siamo andati un po' lunghi con il telegiornale, era una giornata cruciale, importantissima: la prospettiva di pace in Medioriente, la tragedia di Casteldaccia, vicino a Palermo. In più, come ogni lunedì, c'erano i nostri sondaggi e l'appuntamento con il Data Room di Milena Gabanelli. Come ogni lunedì, siamo andati un po' lunghi, me ne scuso con i telespettatori. Un po' lunghi, come era prestabilito e concordato con chi dirige questa rete». Quindi l'affondo: «Chi ci ha seguito, Lilli Gruber, ha avuto parole molto sgradevoli e offensive nei confronti del sottoscritto, sono qui da 14 anni e non ho mai offeso nessuno. Gradirei reciprocità e che nell'azienda non ci fosse il mutismo che accompagna la vicenda da 24 ore. Domani vedremo se c'è stato qualcosa, sennò trarrò le conclusioni e le dovute conseguenze». Nella puntata di ieri di «Otto e mezzo», Gruber non replica.

Le voci sul trasferimento di Mentana

L'episodio, inevitabilmente, ha rilanciato le voci di un cambio di casacca per Enrico Mentana, già circolate nei mesi scorsi, in direzione del Nove che punterebbe a rinforzare l'informazione, pur potendo già contare sulla collaborazione con la Cnn. Mentana in più occasioni ha spiegato di non aver mai avuto contatti con i dirigenti di Discovery e di non avere intenzione di dire addio a Urbano Cairo.

La nota dei vertici de La7

Dopo un iniziale silenzio, oggi una nota dell'editore de La7 cerca di riportare la pace tra i due giornalisti. «Su tutti i media La7 sta conseguendo ottimi risultati grazie al contributo di tutti e ad un prezioso lavoro di squadra. Per questo è fondamentale che non venga mai a mancare il rispetto reciproco. Così come è fondamentale che non manchi il rispetto verso un'Azienda che ha nei suoi valori fondanti la libertà di espressione e l'autonomia responsabile dei suoi conduttori e giornalisti. Un'Azienda che ha saputo negli anni mantenere e ampliare il livello di occupazione, risanarsi economicamente, e diventare un punto di riferimento di eccellenza nel panorama informativo e culturale italiano. Per questo va preservata e tutelata sempre da parte di tutti noi, che ci lavoriamo quotidianamente con passione e orgoglio", conclude la nota. Enrico Mentana con un semplice "sottoscrivo" commenta sui social la nota. Segue la Gruber. «Condivido da sedici anni la linea e le regole della mia azienda». Basterà per riportare la pace?

Ultimo aggiornamento: 18:12 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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