Alla scoperta del Carso tra fascino e mistero

Sabato 22 Ottobre 2016 di Cristina Montagnaro
Alla scoperta del Carso tra fascino e mistero

Paesaggi aspri e dolci, una terra di confine che non ha le caratteristiche proprie dell’ Italia: Trieste,la provincia più piccola del nostro paese. Il Carso pieno di fascino e mistero, crocevia di lingue, culture, storie e popoli.  Camminare per le lande carsiche, tra le vicende delle guerre passate, nelle grotte, solo nella provincia di Trieste ce ne sono circa 3000 e lungo il misterioso fiume Timavo è sicuramente un’esperienza unica.

 

L’occasione può essere quella del viaggio organizzato dall’associazione di turismo responsabile “La compagnia dei cammini”, che dal 28 ottobre al 1 novembre, guiderà alla scoperta di questa terra di confine. Si partirà dal Molo Audace della città di Trieste, si passerà attraverso la Val Rosandra, che sarebbe il canyon della bora,  per il golfo di Trieste, per il sentiero Rilke, dal nome del poeta tedesco, fino alle falesie a picco sul mare a Duino.

Pensando  sia alla Mitteleuropa sia ai Balcani, si proseguirà verso l’altipiano, incontrando monti, lande rigogliose e desolate, boscaglie di roverelle, ornielli e carpini neri, pini neri che ricordano l’Impero Austro-Ungarico, montagne rovesciate, le cosiddette “doline”, grotte misteriose. La Grotta Gigante, la più grande cavità visitabile al mondo, talmente vasta che potrebbe ospitare la Basilica di San Pietro. Si trovano anche  trincee e bunker, ex campi-profughi, i resti degli antichi castellieri.

Protagonista del viaggio sarà il paese di Duino con il Sentiero Rilke, un sentiero unico, a picco sul mare, dove il poeta boemo compose le sue Elegie, e da questa passeggiata si gode di un panorama meraviglioso a picco sul mare e in mezzo al bosco.

 Altro posto degno di sosta sono le sorgenti del Fiume Timavo, il misterioso corso d’acqua che si inabissa nelle Grotte di San Canziano, in Slovenia, e scorre sotto terra per circa 40 km prima di riemergere a pochi passi dal Mar Adriatico.

Dopo  un lungo cammino e del trekking si potranno gustare le ricchezze enogastronomiche di questa terra  come quelle che si trovano nelle “Osmize”  , originariamente fattorie dove i contadini vendevano i loro prodotti e ora sono diventati dei luoghi spartani e genuini dove assaggiare del buon cibo  a km zero come formaggi e insaccati casalinghi e vino con uvaggi tipici  come: la Malvasia, il Terrano e il Refosco.
Oltre a questi vini anche i  vini del Collio, che sono  vini bianchi di eccellenza del territorio friulano precisamente della provincia di Gorizia.

Ultimo aggiornamento: 26 Ottobre, 18:44 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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