Marco Manfrinati, uccide il padre della ex. La vedova del geologo: «Era pericoloso ma libero»

Varese, parla la moglie del 71enne morto per difendere la figlia

Mercoledì 8 Maggio 2024 di Federica Zaniboni
Marco Manfrinati, uccide il padre della ex. La vedova del geologo: «Era pericoloso ma libero»

«Mia figlia fuggì il 2 luglio del 2022 perché lui le aveva detto più volte che l'avrebbe uccisa.

Aveva il terrore e noi la nascondemmo. Assoldammo una guardia del corpo e le comprammo una parrucca bionda. Facemmo in modo di metterla al sicuro, perché lei aveva una paura infinita». È un vero e proprio racconto dell'orrore quello di Marta Criscuolo, che per mesi ha tentato di proteggere la famiglia dalle minacce del genero Marco Manfrinati, arrestato a Varese per avere sfregiato la ex moglie Lavinia e ucciso il suocero Fabio Limido che era intervenuto per difenderla.

Davanti alle telecamere della trasmissione "Pomeriggio Cinque", la donna ha ripercorso, in un crescendo di angoscia e terrore, tutti i passaggi che lunedì scorso hanno portato alla tragedia peggiore. «Siamo stati attentissimi - ha ricordato Criscuolo -, perché le minacce di morte erano continue, oltre ai tentativi di entrare in casa e ai danneggiamenti del nostro cancello. Io avevo avvisato che questo era pericoloso».

Varese, sfregia l'ex poi uccide il padre intervenuto a difenderla: era a processo per stalking

LE MINACCE

L'uomo, ex avvocato di 40 anni, era a processo per stalking (la prima udienza era stata fissata per il 5 giugno) nei confronti della ex e della madre di lei. «Il pm aveva chiesto l'arresto un anno fa, ma il giudice non lo aveva concesso, decidendo invece per il divieto di avvicinamento. Non aveva neanche il braccialetto elettronico». La madre di Lavinia ha poi raccontato la scena agghiacciante di quando è arrivata sul posto lunedì scorso subito dopo delitto.

 

L'AGGUATO

Manfrinati era si era presentato in auto intorno alle 12.40 in via Ciro Menotti, davanti alla palazzina in cui c'erano gli uffici del padre, geologo di 71 anni. Lì sapeva che avrebbe incontrato la ex, 37enne, durante la pausa pranzo e l'ha attesa impugnando un coltello a serramanico. Non appena lei è uscita, l'ex avvocato le si è scagliato contro, colpendola al viso e al collo con la lama. Quando l'anziano è intervenuto per difenderla, l'uomo ha aggredito anche lui con diversi fendenti alla gola e al torace. A chiamare i soccorsi è stata la segretaria del 71enne, mentre nel frattempo anche la moglie è arrivata sul posto. «Sono andata verso un gruppo di soccorritori perché ho intuito che lì c'era mio marito. L'ho visto ed era già morto. Poco distante c'era l'autore del delitto - ha spiegato Criscuolo -, che mi ha insultata con fare sprezzante, disgustoso e vergognoso. Mi diceva: "Hai visto come sta tuo marito?". Quando lo hanno messo nella macchina della polizia, continuava a ridere, felice di quello che aveva fatto». L'uomo è morto poco dopo essere stato portato al pronto soccorso dell'ospedale di Circolo di Varese a causa delle profonde ferite che gli erano state inferte. «Mio marito è intervenuto per difenderla, come per tutta la vita ha fatto con la sua famiglia». Manfrinati sarà interrogato oggi dal gip di Varese Alessandro Chionna, davanti al quale potrebbe parlare e ricostruire la tragedia.

LA CONTESA

Secondo quanto emerso dai primi accertamenti, alla base dello stalking e dei comportamenti violenti vi sarebbe stata una causa di separazione particolarmente complicata, soprattutto per la custodia del figlio della coppia. «Ho trovato il mio assistito meno provato di lunedì, ma sempre molto provato», ha detto il difensore Fabrizio Busignani. «Dobbiamo ricostruire un fatto. Non voglio scendere nei dettagli, ma preciso che l'auto del mio assistito era danneggiata e che è stata sequestrata una mazza da golf non in uso a lui. E qui mi fermo». L'ex moglie dell'arrestato, intanto «dovrebbe essere fuori pericolo», come ha detto la madre nell'intervista in tv. La 37enne è ricoverata in terapia intensiva con diverse ferite al collo e il volto sfregiato, ed è stata sottoposta ieri a un lungo intervento. «Non posso vederla - ha spiegato la donna - perché è talmente sofferente che deve essere costantemente anestetizzata».

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Ultimo aggiornamento: 9 Maggio, 10:46 © RIPRODUZIONE RISERVATA