Fuga a Bled, la perla alpina della Slovenia

Lunedì 9 Gennaio 2017 di Sabrina Quartieri
Bled (foto di Jost Gantar - Bled Tourist Board)

Al ritmo lento e pacato di un luogo sospeso nel tempo, un barcaiolo conduce il visitatore su un isolotto al centro di uno specchio d’acqua incantato. Una volta sceso dall’imbarcazione, il forestiero dovrà affrontare ben 99 gradini di pietra, prima di raggiungere la Chiesa dell’Assunzione di Maria e la leggendaria campana che, una volta suonata, riesce a far avverare sogni e desideri. Siamo nel cuore di Bled, nella Slovenia più autentica. Quello che viene considerato "il gioiello delle Alpi Giulie" e associato dalla gente del posto ad un’immagine del paradiso, nel tempo, è diventato una rinomata meta di vacanza “green”, comoda da raggiungere, perché “a due passi” dall’Italia, e ideale per chi è in cerca di atmosfere romantiche. 
 

 

Indimenticabile è infatti lo scenario che si apre lasciandosi l’isolotto simbolo di Bled alle proprie spalle. Navigando a bordo della "pletna", l'imbarcazione in legno tipica del posto, basta voltarsi indietro, per assistere a qualcosa di unico: quella stessa chiesetta visitata poco prima, apparirà avvolta da un cielo quasi fiabesco, per i colori tenui del rosa, dell’indaco e dell’azzurro, e sembrerà solo un puntino bianco e rosso, nel mezzo di una grande nuvola color verde brillante. Con gli occhi pieni di bellezza, una volta rientrati sulla terraferma, continua la magia, con una piacevole passeggiata nel fitto bosco che avvolge il lago come in un tenero abbraccio. Tra i sentieri, sono tanti i rifugi dove potersi fermare per assaggiare il buonissimo millefoglie alla crema, tipico del posto. Oppure, per chi preferisce il fascino del borgo, si può compiere un tour tra i vicoli della cittadina comodamente seduti su un’elegante carrozza guidata dai cosiddetti “fijakerji”, i caratteristici cocchieri sloveni. 


Paese ricco di leggende, per le secolari campane (oltre a quella della chiesa, ce n’è un'altra finita sui fondali del lago durante una tempesta), e di storia medievale, per la presenza di uno splendido castello del XII secolo sulla scogliera, questo grazioso gioiello alpino è rinomato soprattutto per un altro aspetto: l’idroterapia. Già all’inizio del XX secolo, Bled era considerata infatti una delle località termali più belle dell’Impero asburgico. Oggi, le stesse sorgenti con piscine naturali si trovano all’interno di confortevoli hotel sul lido, ideali per soavi soggiorni all’insegna del benessere, del relax e della quiete (Grand Hotel Toplice, Golf e Park). A due passi dalla località, poi, c'è un luogo che vale davvero la pena conoscere: la profonda gola di Vintgar, attrezzata fin dal XIX secolo per ospitare turisti. Tra muri rocciosi, cascate e rapide d'incomparabile bellezza, si attraversa più di un chilometro a piedi attaccati alle adrenaliniche passerelle di legno, e nel frattempo si ammira un panorama mozzafiato.


Sopra la gola, inoltre, si staglia un ponte di pietra inarcato bellissimo da fotografare, costruito per far passare una vecchia ferrovia oggi in disuso. Ma Bled è anche frequentata dagli amanti del trekking, che raggiungono la cittadina per addentrarsi nella spettacolare e variegata natura del Parco Nazionale del Triglav, la più grande area protetta della Slovenia e una delle più antiche d'Europa. Situata ai piedi del monte omonimo, la località è ritenuta infatti la migliore base di partenza per percorsi escursionistici (le indicazioni si possono chiedere al centro informazioni Triglavska roža). Da qui, è quindi possibile risalire il Triglav, la vetta più alta della Slovenia (2.864 metri). I sentieri sono molti, ma se si vuole cominciare con il tragitto più facile, seppur impegnativo in termini di tempo (si impiegano circa 6 ore e mezza per arrivare a meta), è bene partire da Pokljuka, un altopiano boscoso proprio vicino a Bled (per informazioni: www.slovenia.info).

Ultimo aggiornamento: 12 Gennaio, 18:47 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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