Sudafrica, non solo safari: ecco le alternative

Giovedì 21 Luglio 2016 di Francesca Spanò
Sudafrica, non solo safari: ecco le alternative

La natura del Sudafrica regala alla vista capolavori che nessun artista, probabilmente, potrebbe riproporre mai. Da nord a sud e da est ad ovest. La scelta di paesaggi differenti è davvero infinita tra canyon mozzafiato, formazioni rocciose e scorci che arrivano direttamente dalla preistoria. Un viaggio da queste parti riporta, a tratti, indietro nel tempo e più di frequente proietta in un microcosmo parallelo, fatto di animali in libertà e panorami a perdita d’occhio.Di sicuro, non c'è scenario che lasci indifferenti, dai safari al Kruger National Park al giro verso la Table Mountain.

 

Angoli di natura non convenzionale da scoprire

Qui, però, non ci sono esclusivamente i soliti luoghi noti (per quanto ogni volta incredibili). Capita, perciò, che qualche viaggiatore più intrepido e con più tempo a disposizione, decida di spostarsi oltre. E le idee non mancano.

Nella provincia dello Mpumalanga si estende il Blyde River Canyon che vanta una lunghezza di 26 km e una profondità di 800 metri, diventando di diritto il terzo canyon più grande al mondo. Dal God’s Window (La finestra di Dio) si può godere della vista migliore e nelle giornate nitide, fa capolino pure il Kruger National Park e i confini del Mozambico. Tra le formazioni rocciose più particolari ci sono le Three Rondavels, tre picchi di roccia dolomitica ricoperti di alberi e licheni. Sembrano quasi le tipiche capanne africane.

Chi giunge nella provincia del Free State invece, deve visitare il Golden Gate Highlands National Park, con un nome piuttosto evocativo. Deriva dal colore dorato delle rocce che si illuminano con i raggi del sole, a sembrare quasi oro. Una immagine ancora più chiara se si osserva dal punto più alto del parco, Ribbokkop, dal quale notare pure delle sfumature di viola e rosso. Procedendo a nord, ecco il cratere Vredefort di origine meteoritica. Pare che fosse due volte più grande di quello che ha colpito la Terra 65 milioni di anni fa causando l’estinzione dei dinosauri. Ed infatti è diventato Patrimonio Unesco.

Poi c’è la provincia del Northern Cape, con il Richtersveld National Park. Si tratta di un parco nazionale caratterizzato da un paesaggio desertico e montuoso, quasi marziano. Tra canyon e piane rocciose a diretto contrasto con la vegetazione lussureggiante lungo le rive dell’Orange River. Sfidando le proibitive temperature estive, si può avere la fortuna di vedere babbuini, kudu, zebre e leopardi.

Verso la Namibia e il Botswana, si incontra il Kgalagadi Transfrontier Park, con le sue dune di sabbia rossa e due fiumi, Twee Rivieren e Nossob, lungo i quali si raduna la maggior parte degli animali presenti. E poi c’è la Garden Route, la strada panoramica più famosa del Paese, lungo la quale fermarsi per esplorare le Cango Caves, le caverne che si sono formate 20 milioni di anni fa, abitate sin dall’età della Pietra.

Nel Karoo, infine, c’è la Valley of Desolation. Fa parte del Camdebook National Park ed è formata da una serie di pinnacoli di dolerite che sembrano essere in precario equilibrio a 120 metri di altezza rispetto al fondovalle. The Hole in the Wall, invece, è un arco di arenaria nato milioni di anni fa come conseguenza della forza delle onde che si frangevano contro la roccia. La leggenda vuole che sia un passaggio mistico verso il mondo degli antenati.
 
 
 
 

Ultimo aggiornamento: 22 Luglio, 12:41 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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