L'incidente aereo sulle Alpi ripropone il tema della sicurezza delle compagnie low-cost che, secondo uno studio di Price Waterhouse Coopers del giugno scorso, rappresentano ormai il 25% del mercato dell'aviazione commerciale civile.
Le statistiche, in realtà, sembrano sfatare la vulgata secondo cui i voli economici sono meno sicuri delle compagnie di bandiera.
In Europa, prima del disastro dell'Airbus della Germanwings, le statistiche erano ancora più favorevoli visto che, appunto, nessuna compagnia era stata coinvolta in gravi incidenti aerei. Non solo: l'irlandese Ryanair e la britannica EasyJet, entrambi low-cost, secondo una ricerca del sito Airlinesrating.com pubblicata nel giugno 2013, si attestano rispettivamente al 32esimo e 17esimo posto nella speciale classifica dei vettori più sicuri al mondo. Molto meglio di altri vettori più blasonati.
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