Il conto alla rovescia sarà lungo ed estenuante. Entro il 2040, però, la prima città galleggiante del mondo dovrebbe diventare, da “semplice” progetto avveniristico, una solida realtà. A ciò sta lavorando da tempo il Seasteading Institute, l’ente no profit che tra tre anni inizierà ad edificare, nell’Oceano Pacifico, questa futuristica metropoli sul mare comprensiva di case, uffici, ristoranti e alberghi.
Lo scenario su cui far sorgere la floating city è stato già scelto e, in attesa del 2020, il Seasteading Institute ha raggiunto un accordo con la Polinesia francese per la realizzazione di un prototipo a grandezza naturale che servirà da modello per lo sviluppo della struttura.
Per portare a compimento la missione, ovviamente, ci sarà bisogno di tantissimi soldi: 167 miliardi di dollari, a quanto pare.
Del resto la città galleggiante, assolutamente ecocompatibile e dotata di una propria moneta virtuale, sarà composta da ben dodici lussuose strutture abitative. Lì i suoi residenti, come spiegato dagli stessi ingegneri del Seasteading Institute, daranno vita a nuovi metodi di convivenza civile, un esperimento antropologico che è una delle ragioni ispiratrici del progetto.