Controlli del Nas in nove locali della movida: 12mila euro di multa e 40 chili di merce sequestrati

Martedì 9 Aprile 2024 di Nicola Munaro
Controlli del Nas in nove locali della movida: 12mila euro di multa e 40 chili di merce sequestrati

VIGONZA - Due serate di controlli a tappeto nei locali della movida che hanno portato i carabinieri del Nucleo antisofisticazioni di Padova a scoprire cibo conservato in condizioni non ottimali e difficoltà a risalire tutta la filiera che ha fatto sì che alcuni prodotti finissero sui tavoli dei clienti. In tutto si parla di 12mila euro di multe, una quarantina di chili sequestrate e da distruggere e di una serie di segnalazioni all’Ulss 6 Euganea.
 

L’OPERAZIONE
Nel fine settimana i carabinieri del Nas hanno messo a segno una serie di verifiche nei locali di Vigonza e del Camposampierese più in voga tra i giovani. Nove, in tutto, i bar e ristoranti passati al setaccio all’interno dei quali i militari dell’Arma - specializzati nel controllo della merce per contrastare le frodi alimentari e tutelare la salute pubblica - hanno riscontrato diverse violazioni.
Si va dalla mancata osservazione e attuazioni - nelle cucine e nelle celle - del protocollo Haccp (che impone gli standard da rispettare nel servizio di ristorazione e di somministrazione di cibo e di bevande) alla non tracciabilità delle carni e delle verdure conservate e servite: pur non essendo scadute, non avendo i cartellini e le bolle che ne raccontano l’origine e i vari passaggi fino al locale, per i Nas è merce da non commercializzare: è quindi stata sequestrata e andrà distrutta. Per tutti i locali controllati nell’operazione del fine settimana, i militari dell’Antisofisticazione hanno firmato e spedito rapporti al Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione dell’Ulss - il Sian - affinché verifichi in ogni caso segnalato la situazione igienico sanitaria del bar o del ristorante e il corretto funzionamento di cucina e frigoriferi.
 

IN PIAZZA
Questo mentre il comando del Nas e i tecnici del Sian sono in attesa dei risultati di laboratorio sulla merce sequestrata nel blitz di inizio marzo tra piazza delle Erbe e della Frutta in alcuni locali simbolo del centro di Padova, tra cui il Bar Nazionale e il Bar Dei Osei: a loro i carabinieri e gli agenti dell’Agenzia delle Dogane hanno contestato la somministrazione ai clienti di una bevanda venduta come spritz, ma che in realtà altro non era se non un miscuglio sconosciuto di alcolici preparato prima delle ordinazioni, sigillato in bottiglie e fusti dai quali poi versare - o spinarla, come fosse una birra - la miscela rossastra nei calici. 
Secondo gli inquirenti tutto si sarebbe tradotto in una serie di carenze igienico-sanitarie e di violazioni delle accise sulla produzione, la realizzazione, la miscelazione e la trasformazione dello spritz, senza alcuna autorizzazione da parte dell’Ufficio Dogane, l’unico deputato a dare il via libera alla creazione di nuovi liquori.
 

Ultimo aggiornamento: 17:01 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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