ZERO BRANCO - Ecco per la prima volta inquadrata l'auto di Filippo Turetta in fuga: la Fiat Grande Punto è stata inquadrata alle ore 00.43 di domenica dalle telecamere sulla Noalese a Zero Branco.
Gli spostamenti dell'auto
Dopo la partenza da Fossò sabato sera, la targa è stata rilevata sempre nel Veneziano a Scorzé, poi nel Trevigiano anche a Maserada sul Piave e Vazzola, quindi nel Pordenonese a Caneva, Polcenigo, Aviano, Piancavallo, Barcis, Claut, Cimolais, diga del Vajont, infine nel Bellunese a Pecol e Ospitale di Cadore alle 9.07. L’ultima segnalazione mercoledì a San Candido in Alto Adige.
L'intero itinerario
Grazie all'odierna riattivazione di alcuni dispositivi elettronici del Piancavallo (Pordenone) che erano in manutenzione - ma che avevano in memoria i dati dei veicoli in transito - è stato ricostruito l'intero itinerario percorso, nella notte tra sabato e domenica, dalla Fiat Punto nera su cui si trovavano i due ragazzi veneti scomparsi. L'ingresso in territorio friulano è avvenuto dalla zona di confine con il Veneto, a Caneva. Pochi minuti dopo, il passaggio dell'utilitaria è stato registrato dai dispositivi di lettura targhe di Polcenigo. Il veicolo - si è appreso oggi - ha proseguito fino ad Aviano, per risalire agli oltre mille metri della stazione turistica del Piancavallo. Da lì, seguendo una strada secondaria - e poco conosciuta, la direttrice tramite Montereale Valcellina, la più consigliata dai navigatori satellitari - l'auto è scesa a Barcis, percorrendo l'arteria lungolago e poi transitando lungo l'intera Valcellina, passando per Claut e Cimolais. L'ultima registrazione è quella in uscita dalle gallerie del Vajont, tra Erto e Casso e Longarone (Belluno). Quest'ultima è una zona particolarmente impervia caratterizzata da orridi di notevole altezza. Da quelle località la Punto è tornata in Veneto per proseguire nel Bellunese. La Punto si è poi diretta verso Cortina e ad un certo punto è stata segnalata a Ospitale di Cadore.