PORDENONE/UDINE - L'inflazione frena, i rincari pesanti di luce e gas risalgono all'anno scorso, ma gli effetti positivi sulle spese natalizie sembrano non esserci. Infatti, i rincari sono generalizzati, che si tratti di comprare un panettone o un biglietto aereo o per spostarsi in treno. Così, le prime previsioni, espresse con la voce dei consumatori, fanno prevedere una contrazione della quantità dei consumi per questo Natale 2023, anche se ciò non comporterà parallelamente una diminuzione delle spese, proprio a causa degli aumenti.
GLI ESPERTI
È la situazione che registrano dal proprio osservatorio udinese tanto Consumatori Attivi quanto Federconsumatori, che evidenziano anche una tredicesima destinata quasi totalmente per spese obbligate: dalla rata del mutuo alle bollette, fino alla restituzione di prestiti, una pratica in aumento, anche per affrontare spese mediche in strutture private e bypassare così i tempi d'attesa di quelle pubbliche. «In questa fine d'anno c'erano degli elementi oggettivi per pensare a un non aumento dei costi se non addirittura a una diminuzione lieve, perché i rincari di luce e gas si sono avuti nel 2022 e l'inflazione viaggia su un 5% tendenziale annuo premette l'avvocato Barbara Puschiasis presidente di Consumatori Attivi -.
GLI EFFETTI
«Gli aumenti registrati a livello nazionale si confermano in Fvg sottolinea e questo andamento influenzerà le scelte delle famiglie, che dovranno fare i conti con un budget ridotto per i menù natalizi, eroso da bollette e mutui». Per questo, aggiunge, «l'andamento non fa ben sperare per i consumi del periodo: la spesa complessiva di preannuncia in calo contenuto rispetto al 2022». A schizzare all'insù anche le spese di viaggio, non solo quelle per le mete di vacanza, ma anche quelle sulle tratte ferroviarie più richieste nelle festività, «per il rientro a casa di studenti fuori sede», fanno notare da Federconsumatori. L' Osservatorio nazionale di Federconsumatori ha rilevato che alcune tratte di bus, treni e aerei, confrontando i costi applicati nell'ultima settimana di novembre e quelli applicati tra Natale e Capodanno, fanno registrare mediamente un aumento del 33% per viaggiare in bus o aereo e del 20% per il biglietto del treno. Per chi intende viaggiare all'estero e magari puntare su qualche destinazione asiatica, «ci sono tratte che hanno subito rincari del mille per cento fa notare Puschiasis -. Pur non arrivando a quei livelli, i rincari ci sono comunque stati su tutti i voli, con una media del +20 per cento».