«Gare al ribasso o i tariffari?» Lavori pubblici bloccati. Appello dei Comuni veneti al Governo

Giovedì 25 Aprile 2024 di Alda Vanzan
«Gare al ribasso o i tariffari?» Lavori pubblici bloccati. Appello dei Comuni veneti al Governo

VENEZIA - Il rischio è che tutti gli interventi programmati dai Comuni - la ristrutturazione di una palestra, la sistemazione di una rotatoria stradale, la manutenzione del municipio - si blocchino. La causa? I Comuni con hanno ancora capito se possono continuare a fare gare al ribasso e cioè scegliere l’offerta economicamente più vantaggiosa o se invece devono adeguarsi al tariffario degli ordini professionali. Siccome l’Anac, l’Autorità anticorruzione dice che bisogna continuare a fare le gare, ma il Tar del Veneto ha stabilito l’esatto contrario, i sindaci domandano: cos’è che dobbiamo fare? Come dobbiamo comportarci senza rischiare carte bollate e, di conseguenza, rallentamenti delle pratiche? Per inciso: i lavori finanziati dal Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza, in caso di ritardi potrebbero addirittura saltare.

Dunque, chi è che deve fare chiarezza? L’Anci del Veneto, cioè l’associazione dei Comuni, dice che il compito spetta al ministero delle Infrastrutture, cioè a Matteo Salvini.


LE INDICAZIONI
Spiega Carlo Rapicavoli, direttore di Anci Veneto: «È trascorso esattamente un anno dall’entrata in vigore della legge 49/2023 in materia di equo compenso delle prestazioni professionali e ad oggi le Amministrazioni non hanno ben chiaro se tale norma debba applicarsi agli incarichi professionali conferiti dalla Pubblica amministrazione. La questione ad oggi non risolta, che continua a mettere in grave difficoltà tutti gli Enti che devono affidare incarichi di professionali, in particolare di progettazione, deriva dalla valutazione sulla compatibilità delle norme del Codice con quelle contenute nella Legge 21 aprile 2023 numero 49 in materia di equo compenso delle prestazioni professionali. Si pone infatti il problema di valutare se attraverso la legge 49 del 2023 il legislatore abbia reintrodotto dei parametri professionali minimi escludendo quindi la possibilità di una gara di affidamento che preveda un’offerta anche sul corrispettivo del servizio». La domanda è: prevale il Codice dei contratti (e quindi l’obbligo di procedure ad evidenza pubblica, aperti alla concorrenza, con comparazione delle offerte anche sull’aspetto economico del compenso) oppure le gare vanno svolte a prezzo fisso, senza ribasso sulle prestazioni professionali ma solo eventualmente limitato alle sole spese generali (dando cioè prevalenza alla legge sull’equo compenso) e così scongiurando rischi di ricorsi ma esponendo le amministrazioni a maggiori costi e disapplicando i principi di concorrenzialità?


COS’È SUCCESSO
Esempi pratici, come ricorda il direttore di Anci Veneto, ce ne sono. E sono contraddittori. Il 28 febbraio 2024 l’Anac ha sostanzialmente ritenuto prevalenti le norme del codice degli appalti su quelle della legge sull’equo compenso ai professionisti. Ma il 3 aprile 2024 una sentenza del Tar del Veneto ha stabilito che la legge sull’equo compenso si applica ai contratti pubblici; significa che il compenso non deve ritenersi ribassabile trattandosi di “equo compenso”. E si arriva al 23 aprile 2024 quando l’Anac dice che l’equo compenso non si applica ai contratti pubblici e chiede al Governo una “tempestiva soluzione”. E, allora, chi è che ha ragione? Che cosa devono fare i Comuni, gare al ribasso o applicare l’equo compenso?
La domanda del direttore di Anci Veneto, Carlo Rapicavoli, è semplice: «È possibile lasciare nell’incertezza tutti gli enti che devono procedere ad affidare un incarico, esposti a possibili contestazioni qualunque scelta adottino: dagli ordini professionali nel caso si scelga di non applicare l’equo compenso, con possibili ricorsi al Tar (visto l’orientamento del Tar del Veneto) con conseguenti ritardi e spese, oppure dalla Corte dei Conti nel caso si affidamento a prezzo fisso che potenzialmente potrebbe indurre ad un maggiore esborso di denaro pubblico, escludendo il confronto concorrenziale tra offerte? O ancora dall’Anac in caso di richiesta di intervento?».
 

Ultimo aggiornamento: 26 Aprile, 09:59 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci