Scivola e muore nel canalone sul Sorapiss. Monica Reginato di 55 anni era un'istruttrice Cai con «lo scialpinismo nel sangue»

Domenica 21 Aprile 2024 di Luca Bertevello
MONICA REGINATO - SCIALPINISTA - CAI CASTELFRANCO - MORTA CORTINA

CASTELFRANCO VENETO (TREVISO) - Cinquantacinque anni. Una vitalità fuori dal comune. Un amore per la montagna sconfinato. Ma anche la competenza per affrontarla. Monica Reginato, 55 anni, istruttrice del Cai di Castelfranco, era tutto questo e molto di più. Solo un evento casuale poteva tradirla. Proprio ciò che è accaduto ieri nel canalone Comici sul Sorapiss, sopra Cortina, dove la donna si era diretta con 3 amici del montebellunese per compiere sci ai piedi una delle traversate più spettacolari ma anche più difficili della conca ampezzana.

Chi era Monica Reginato

Monica era figlia dei titolari delle Pelletterie Reginato, storico negozio della piazza a due passi dal bar Borsa. Faceva parte della scuola di alpinismo del Cai “Le Torri” da 20 anni dove teneva lezioni agli allievi e ai giovani iscritti con il suo solito, inarrestabile entusiasmo. Proprio per il ruolo di responsabilità che ricopriva faceva aggiornamenti periodici sulle pratiche di autosoccorso sia in caso di valanga che su roccia. Nulla sembrava poterla fermare e il pianeta Terra era il suo unico confine. Coordinatrice di Avventure nel Mondo, ha viaggiato tantissimo: famose le sue escursioni in trekking sulle Ande, decine di chilometri macinati col desiderio di scoprire, esplorare e, in sostanza, vivere. Lo scialpinismo nel sangue, Monica negli ultimi tempi aveva dedicato molto tempo a questo genere di attività. Il 24 era stata a un passo dalla vetta del Coglians, in Carnia. Il 25 sul monte Guslon, la vedetta dell’Alpago. «Domenica in Carnia. Per poco, pochissimo, non raggiungiamo la vetta del Coglians - aveva scritto nel proprio profilo social - Una perturbazione ci ha obbligati a desistere. Poco male. La neve nella parte alta era pessima. Tornerò a sciare su questi pendii a neve trasformata.

Meritano assai. Tempo carnico top». Poi, nuova escursione, stavolta in solitaria. «Il lunedì mattina in solitaria -la sua nuova descrizione- Quando parti per una gitarella e ti trovi impelagato in un’avventura. Oggi il Guslon mi ha fatto penare. E l’intonsa discesa nel versante verso la valle del Cadin ha aggiunto un po’ di pepe a tutto. Salita ghiacciata, discesa prima su fondo duro con neve riportata e poi in basso neve trasformata. Completamente assente la crosta».

L'ultima uscita e la discesa fatale

Ieri aveva progettato l’uscita sul Sorapiss con un gruppo di amici, sempre consapevole che con la montagna non si scherza. E si era attrezzata di tutto punto: sci ai piedi, ramponi per i tratti più delicati. Ma proprio nell’atto di mettersi i ramponi per la discesa del canalone, qualcosa è andato storto e Monica non ha avuto scampo: il volo di 300 metri le è stato fatale. Palpabile il dolore nel Cai castellano che fino a tarda sera non voleva credere alla notizia e che sta ancora facendo i conti col terribile lutto di Davide Miotti, la guida alpina che nel luglio del 2022 perse la vita sulla Marmolada.

Ultimo aggiornamento: 24 Aprile, 07:25 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci