Morta precipitando dal sentiero, chi era Elena Agostoni: «Lascia un vuoto nei nostri Comuni, era la nostra forza»

Lunedì 29 Aprile 2024 di Valeria Lipparini
Elena Agostoni, la dirigente comunale morta dopo essere precipitata dal sentiero delle Penne Mozze

GIAVERA DEL MONTELLO (TREVISO) - «Elena era il nostro punto di riferimento in Comune. L’avevo salutata mercoledì e l’avrei dovuta vedere lunedì. Avevamo alcune cose importanti in sospeso da affrontare. E lei, con la sua solita disponibilità, mi aveva detto “Mi chiami, se ha bisogno”. C’era sempre, non si è mai tirata indietro. Era una persona rara per impegno e dedizione. Ci mancherà» la ricorda così il sindaco di Vedelago, Giuseppe Romano. Elena Agostoni aveva trascorso l’intera vita lavorativa nei Municipi. Fino ad arrivbare a incarichi dirigenziali. Nel ‘97, e per due anni, a Quinto. Per poi passare in municipio a Volpago del Montello dove aveva lavorato per 23 anni come responsabile del settore Affari generali. Nel 2022, in periodo Covid, aveva deciso di fare il grande salto e di ricoprire un duplice ruolo nel Comune di Vedealgo: era vice segretario e istruttore direttivo, ed era anche coordinatrice dell’Unione dei Comuni della Marca Occidentale.

Un incarico, quest’ultimo, che aveva assolto per alcuni mesi. Per poi abbandonarlo.


LA CARRIERA

Era rimasta istruttore direttivo in municipio a Vedelago. «Sempre disponibile, una bravissima professionista - così la ricordano i colleghi - Ma poco propensa a parlare di sè e della sua vita privata». Separata con due figlie, Chiara e Fernanda, quest’ultima aveva il nome della nonna, amava trascorrere il tempo libero con le sue adorate ragazze. Ma anche con le poche e fidate amiche. E una delle passioni era proprio quella di effettuare escursioni, di media difficoltà, nei dintorni della Marca, alla scoperta di panorami mozzafiato conquistati con un po’ di fatica. Maurizio Cavallin, sindaco di Giavera, dove Elena risiedeva, la ricorda benissimo: «La conoscevo fin da quando era ragazza. Il suo papà, Carlo, è stato il medico condotto del paese per quarant’anni. Si è lasciato convincere e coinvolgere nella vita pubblica. È stato vicesindaco quando io ero un giovane sindaco. Spesso andavo a casa loro ed Elena c’era sempre. Era seria, impegnata. Una bravissima giovane». Quando il padre era avanti con gli anni, Elena lo accompagnava in auto dai pazienti anziani dove andava in visita domiciliare. «Era giudiziosa, pronta ad aiutare gli altri».


LA MOSTRA

Ha lavorato a lungo in Comune a Volpago. E proprio lì, per volontà dell’allora sindaco Guizzo, aveva curato un’esposizione dei ritratti dei sindaci dal lontano 1866. Una ricerca tutt’altro che facile, ma nella quale aveva messo la sua solita passione e perizia, ricercando immagini in documenti antichi, archivi e perfino nelle tombe del cimitero per recuperare foto altrimenti introvabili. Nel 2022 aveva affrontato la selezione per essere assunta nel Comune di Vedelago. «Appassionata del suo lavoro, era arrivata nel miei ultimi anni da sindaco. Sono molto addolorata per questa tragedia e faccio le mie più sincere condoglianze ai famigliari in particolare alle amate figlie, di cui spesso parlava» dice l’ex sindaco di Vedelago Cristina Andretta. Mentre l’attuale sindaco, Giuseppe Romano, spiega: «L’ho conosciuta dieci mesi fa quando sono diventato primo cittadino. Era diventata un punto di riferimento importante per me». Mentre un’amica la ricorda così: «Era buona come il pane e con un voglia di vivere contagiosa. Cambiava il taglio dei capelli come noi cambiamo un vestito. Era mora con i capelli lunghi che le scendevano ben sotto le spalle e poi, un giorno, arrivava con la chioma rosa choking. E, ultimamente, aveva adottato un taglio corto con un colore chiaro che metteva in risalto i suoi bei lineamenti». Il sindaco di Romano conclude: «L’ho vista con le sue figlie un paio di volte, si vedeva che erano unite da un legame solido. Sono vicino a loro e al loro grande dolore».

IL FUNERALE

Fissata la data dell'ultimo saluto ad Elena Agostoni. Il funerale avrà luogo il prossimo giovedì, 2 maggio, alle 15.30 nella chiesa parrocchiale di Cusignaga. Il rosario invece sarà recitato il primo maggio alle 19.30 nella chiesetta Madonna delle Grazie (in caso di pioggia nella chiesa Parrocchiale di Cusignana). 

Ultimo aggiornamento: 17:02 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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