Effetto Sinner a Treviso: è boom di iscrizioni ai corsi di tennis

Venerdì 8 Dicembre 2023 di Carlo Malvestio
Jannik Sinner durante l'ultimo ATP Finals

TREVISO - Il tennis italiano sta entrando nella sua epopea d’oro? Per attenzione mediatica e per il numero in costante ascesa di praticanti, sembrerebbe proprio di sì. L’effetto generato dalla “Jannik Sinner mania”, grazie ai recenti risultati ottenuti dall’altoatesino alle Atp Finals di Torino (battuto in finale solo dal fenomeno Novak Djokovic) e il trionfo in Coppa Davis, sta dando allo sport una popolarità che non viveva da diversi decenni. Dietro, però, c’è l’impegno lungimirante della Federazione Italiana Tennis, che ha coinvolto regioni e province in un lavoro di promozione poderoso, al quale Sinner sta dando una spinta decisiva. «È un momento incredibile per il tennis - spiega Andrea Camarin, club manager dello Sporting Life Center di Vacil di Breda e delegato provinciale della Fit -. L’altro giorno sono andato a pranzo con dei bambini ed è stato bello vedere che parlavano di un giocatore piuttosto che di un altro. Prima li conoscevano poco, ora la Rai e Sky trasmettono le partite in prima serata, e i giornali mettono il tennis in prima pagina. Sinner piace a chiunque perché è un bravo ragazzo, educato e semplice, in cui un po’ tutti si possono rivedere. E i bambini lo vedono quasi come fosse un personaggio dei cartoni animati. Mio figlio, per esempio, ha le penne da scrivere di Sinner».

I NUMERI

Ecco quindi che il lavoro fatto a livello locale con i ragazzi diventa fondamentale, e i numeri dicono che Treviso si sta muovendo bene. Ci sono complessivamente 7300 tesserati negli sport di racchetta, dei quali 5000 iscritti a tennis e di questi il 40% sono under 18, un dato superiore alla media nazionale. Gli iscritti sono distribuiti su 39 circoli, di cui 22 sono scuole tennis ufficialmente riconosciute. «Sono numeri positivi derivanti da un lavoro cominciato già da diverso tempo e che fa parte del cosiddetto Sistema Italia - prosegue Camarin -. La principale iniziativa portata avanti da questo sistema è il progetto “Racchetta in Classe”, approvato dal Ministero dell’Istruzione e dalle federazioni nazionali tennis e padel, che finanzia tutte le scuole di tennis per andare a fare promozione e insegnare nelle scuole gratuitamente e poi invitare i ragazzi a fare delle attività extracurriculari nei vari circoli. Inizialmente non era facile convincere le scuole, ma il boom che sta avendo la disciplina negli ultimi tempi ha reso il dialogo molto più facile. Il tennis non viene più visto come uno sport asimmetrico, siamo riusciti a far capire che con il lavoro in palestra e una scheda mirata si compensa senza problemi. E adesso c’è molto entusiasmo intorno al progetto. In totale sono stati coinvolti circa 5000 mila studenti tra scuole primarie e scuole secondarie di primo e secondo grado. Alcuni di questi si sono appassionati e sono venuti ad iscriversi, altri invece praticavano già altri sport e in questa maniera hanno potuto portare avanti anche il tennis». A fine maggio, inoltre, verrà organizzato una sorta di campionato studentesco con tutte le scuole della provincia che hanno aderito al progetto “Racchette in Classe”. «La sede è ancora da decidere, ma sarà una grande festa» assicura Camarin.

GLI EVENTI

In provincia di Treviso vengono organizzati 76 tornei, tra i quali le prestigiose qualificazioni ai Bnl Internazionali d’Italia femminile, che sono tornate lo scorso anno. Di questi, 12 sono tornei di categoria Open, quindi aperti ai professionisti, che di solito accolgono atleti che occupano posizioni tra la 500 e 1000 del ranking. «Ci sono eventi per tutte le categorie, dai bambini agli amatori, che per esempio mettono in palio biglietti per le Atp Finals o per la Coppa Davis, quindi alla fine tutti sono felici di competere e si sentono parte integrante dello sport. Ora, inoltre, c’è stata un’esplosione del doppio, quindi non c’è più la competizione strettamente individuale, ma c’è la possibilità e la voglia di sentirsi parte di una squadra. E ho visto che diversi gruppi di amici appartenenti ad alcuni circoli si organizzano per andare a fare tornei internazionali». A questo si unisce una costante attività per supportare i ragazzi affetti da disabilità intellettive, con corsi specifici, un anno di scuola tennis in regalo e la possibilità di partecipare a manifestazioni miste.

IL FUTURO

Tra i ragazzi da tenere d’occhio in vista di un possibile futuro ad alto livello, Camarin ne segnala 4: «Lorenzo Berto dell’Eurosporting, un classe 2007, e Matilde Dall’Antonia del Park Tennis, classe 2009, mentre tra i più piccolini c’è Lorenzo Genna del Volpago e Giacomo Vettori del New Tennis di Silea. È chiaro che a un certo punto, per provare a diventare professionista, devi cercare di entrare in un’accademia internazionale. La federazione mette a disposizione la sua a Tirrenia per i giocatori più promettenti, così da evitare loro di dover far fronte alle spese di tasca loro». Per trovare i nuovi Sinner, quindi, si parte da qui: «Siamo solo all’inizio, i numeri cresceranno ancora. Quello che ricordo però anche ai miei colleghi è che non bisogna adagiarsi sugli allori come capitato qualche anno fa, ma bisogna continuare a crescere e rinnovarsi, mantenendo alta la qualità e la professionalità» conclude Camarin. 

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