Beffa a Catanzaro, rabbia Venezia: ecco tutte le “sviste” di arbitro e Var

Venerdì 3 Maggio 2024 di Marco Bampa
Uno dei casi da moviola della partita Catanzaro-Venezia

VENEZIA - Vento, pioggia, persino la grandine. Succede di tutto sotto il cielo plumbeo di Catanzaro. Ma ad affogare nel diluvio di un pomeriggio da cani sono soprattutto in tre: arbitro, assistenti e Var, tutti coinvolti in errori, omissioni, rigori fasulli, doppiopesismo sui falli e cartellini rossi insensati. Di cui alla fine a farne le spese è il Venezia. Ma che presumibilmente costerà un altro lungo stop all’arbitro Ayroldi, già fermato da Rocchi per il rigore dato per un non-fallo di Frendrup su Barella in Inter-Genoa, nonostante il richiamo del Var (anche in quel caso era Paterna) contrario all’assegnazione. 

IL NUBIFRAGIO

Del resto che non sia una partita come le altre lo si capisce presto: un autentico nubifragio, con i chicchi di grandine che si abbattono sui giocatori e l’acqua che inzuppa completamente il terreno, costringere l’arbitro a sospendere il match dopo soli 22’. E ce ne vogliono 52 per poter tornare a giocare, anche grazie ai vigili del fuoco che intervengono con una pompa idrovora, sebbene un’intera fascia del campo sia ancora allagata. Si riparte dall’1-1, frutto del vantaggio calabrese con Pontisso al 5’, e replica di Idzes al 16’, gol in un primo tempo annullato dopo che l’assistente Baccini sbandiera un fuorigioco di Pohjanpalo, tenuto in gioco per pochi centimetri da Oliveri, come certificato dall’immagine del Var Paterna. Var che interviene di nuovo al 27’, stavolta per annullare per fuorigioco (che effettivamente c’è) il gol di Bjarkason, con il guardalinee che tiene invece giù la bandierina.

Altra segnalazione errata, dunque. Ma il bello, si fa per dire, arriva nella ripresa. Al 3’ l’incomprensibile cartellino giallo per Sverko, che in scivolata entra anticipando Sounas, colpisce in pieno il pallone e poi sullo slancio l’avversario: per Ayroldi è fallo e ammonizione. La frittata arriva 9’ dopo: di nuovo Sverko entra in ritardo, anche a causa del terreno scivoloso, in modo irruento (ma non violento) ancora su Sounas, per l’arbitro ci sono gli estremi del secondo giallo e dell’espulsione. Avanti: al 18’ a palla distante Ellertsson è preso con un braccio intorno al collo e trascinato giù da Veroli in piena area, Ayroldi sta guardando in direzione del pallone e non vede l’intervento (quindi azione sfuggita al suo controllo), ma il Var Paterna non ritiene di doverlo richiamare al monitor, tra le proteste del Venezia.

FINALE AMARO

Ma è nel recupero (47’02”) che arriva l’episodio che stravolge il match e fa arrabbiare i lagunari: Donnarumma servito in area è affrontato da dietro di Idzes, tra i due non c’è alcun contatto, l’attaccante stramazza a terra con una goffa torsione e Ayroldi indica il dischetto, decisione confermata dopo il check col Var, nonostante la simulazione dell’attaccante calabrese sia piuttosto evidente. Calcia Iemmello e Joronen respinge, col pallone spazzato via da Jajalo, rigore però da ripetere, ancora su segnalazione del Var, perchè Jajalo entra in area prima del tiro: sul bis (con un giocatore del Catanzaro già in area) Joronen intuisce, ma il pallone gli scivola alle spalle. Ci sarebbe ancora un minuto da giocare dei 3 concessi di recupero, ma Ayroldi decide di chiudere in anticipo il match. Ma il veneziano più arrabbiato è un altro: Edoardo Gorini, tecnico del Cittadella: il gol vittoria del 2-1 del Como al 94’ è viziato da due falli nella stessa azione. E chi li tiene ora quelli che parlano di una nuova Calciopoli?

Ultimo aggiornamento: 4 Maggio, 11:11 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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