Crociere a Venezia, l'allarme dell'associazione delle compagnie: «Rischio stop totale, siamo seriamente preoccupati»

Martedì 19 Marzo 2024 di Redazione web
Crociere a Venezia, l'allarme dell'associazione delle compagnie: «Rischio stop totale, siamo seriamente preoccupati»

VENEZIACrociere a Venezia, l'allarme dell'associazione delle compagnie: «Rischio stop totale, siamo seriamente preoccupati».

Clia è «seriamente preoccupata del futuro della crocieristica a Venezia e, di conseguenza, in tutto l'Adriatico». L'associazione, che raggruppa 70 compagnie, sottolinea che «sono quasi tre anni che il comparto è costretto ad operare in una situazione di incertezza e precarietà, visto che gli impegni assunti dal governo italiano nel 2021 rispetto ad un piano alternativo per la crocieristica non sono finora stati rispettati o implementati. Purtroppo - rileva Francesco Galietti, direttore Clia Italia - una situazione provvisoria rischia di diventare permanente e questo penalizza l'intero settore del turismo crocieristico. Agire senza certezza di quale sarà la situazione nei prossimi anni mette a rischio la presenza delle crociere a Venezia».

L'allarme

«Al momento solo due compagnie hanno deciso di confermare i loro scali - prosegue - ma se gli impegni non dovessero essere rispettati non è escluso che lascino per sempre la città. Questo vorrebbe dire sia perdere lo status di homeport da parte di Venezia, cioè di porto capolinea, sia un calo strutturale del traffico crocieristico e quindi del turismo in tutto l'Adriatico. L'attuale mancanza di certezze ha indotto molti armatori a dirottare le proprie navi su altri scali e altri Paesi».

«Le compagnie - spiega ancora - hanno sempre ribadito, ben prima del 2021, di essere favorevoli a non transitare più dalla Giudecca e hanno chiesto con convinzione la predisposizione di una soluzione alternativa, ma finora non è stato avviato nessun confronto concreto. Le crociere rappresentano meno del 2% del traffico in laguna, ma sono il settore tecnologicamente più avanzato e innovativo del comparto marittimo. Anche per questo - conclude Galietti - possono fornire un contributo importante a sviluppare soluzioni che siano contemporaneamente in grado di preservare l' ecosistema lagunare e lo sviluppo economico sostenibile della città. Inoltre mettere in discussione la permanenza delle crociere a Venezia equivale a mettere in discussione anche l'intera esistenza della portualità veneziana». 

Costa Crociere preoccupata

«Costa Crociere condivide le preoccupazioni sul futuro della crocieristica a Venezia- sottolinea Roberto Alberti, SVP & Chief Corporate Officer di Costa Crociere - Siamo sempre stati favorevoli a uno sviluppo del settore che rispettasse le peculiarità di una città unica come Venezia, trovando soluzioni alternative e praticabili per permettere alle compagnie di continuare a operare e alimentare un ecosistema importante, di cui fanno parte anche tante aziende locali. La situazione che si sta delineando, purtroppo, non sembra andare in questa direzione. Le soluzioni alternative per l’approdo delle navi da crociera che erano state promesse sono ancora lontane dall’essere realizzate. A questo si aggiunge la mancata estensione della concessione a Venezia Terminal Passeggeri, che pone seri dubbi sul futuro della società che gestisce il terminal e gli approdi delle crociere, nonostante gli sforzi fatti dai suoi azionisti negli ultimi anni. Continuando così si rischia di mettere a repentaglio il valore economico e occupazionale che le crociere generano sul territorio. La posta in gioco è alta, perché il territorio di cui parliamo è potenzialmente ben più ampio di Venezia e comprende anche altre città italiane: infatti, da Venezia dipende l’intero bacino crocieristico dell’Adriatico. Per questo auspichiamo che in tempi brevi tutte le parti coinvolte, a cominciare dalle compagnie e dalle autorità locali e nazionali, possano sedersi intorno a un tavolo e trovare una soluzione definitiva».

Ultimo aggiornamento: 17:35 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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