Prezzi pazzi negli hotel a Venezia: dai mille euro per 3 notti in ostello ai 6.500 euro al giorno nel 5 stelle (ma per il 25 aprile è full)

Mercoledì 19 Aprile 2023 di Tomaso Borzomì
Turisti in coda per visitare palazzo Ducale a Venezia

VENEZIA - Prezzi degli hotel alle stelle per il fine settimana che si appresta ad arrivare. Simulando una ricerca online da parte di una coppia che decida di restare in città tre notti tra il 22 e il 25 aprile, ecco che il prezzo di partenza è quello del Generator hostel alla Giudecca, con 407 euro per due posti in dormitorio per le tre notti.

Almeno, stando ai vari comparatori di prezzi che si trovano online perché, a ben cercare, qualche euro si può risparmiare. Anche se va ricordato che i prezzi online cambiano con estrema velocità, quindi già oggi potrebbero essersi modificati di qualche euro, e che si tratta di tecniche di vendita per cui, pur di restare visibili sui portali web, gli albergatori fissano prezzi improponibili nonostante i posti siano già esauriti. 


IL CONFRONTO
Restando nel campo degli ostelli, emblematico è il caso dell’Anda Venice hostel di Mestre offerto a 1066 euro per tre notti (anche se in realtà si tratta di un dormitorio privato con sei posti letto) su booking, mentre si trova su trip.com a 246 euro a notte per due posti letto in dormitorio. Tornando in laguna e salendo di categoria, affidandosi a un hotel a una stella, per prenotare si sta in una forbice tra i 604 e i 766 euro per l’intero soggiorno, anche se ieri c’erano solo tre camere in due strutture. I 2 stelle richiedono un esborso minimo di 768 euro, fino a 919 euro, con sette camere disponibili in cinque hotel. Il primo prezzo invece per un 3 stelle parte da 777 euro, fino a sorpassare i duemila euro. Salendo ulteriormente verso i 4 stelle è coerente anche l’incremento del prezzo medio, e così l’ipotetica coppia che volesse visitare Venezia dovrebbe tirar fuori ben 988 euro per tre notti, arrivando - potendoselo permettere - a 2.749 euro per una suite privata a San Marco. Entrando nel mondo del lusso, i 5 stelle propongono una matrimoniale a partire da 1.460 euro, fino ai 6.530 euro del Gritti.


RITORNO AL PASSATO
Cifre elevate che stanno riportando in alto il mercato, dopo l’accoppiata Aqua granda-Covid che aveva annichilito il settore. Anche a Mestre i prezzi sono elevati, con un 3 stelle che parte da oltre 130 euro, per poi salire ma con scarsa disponibilità. Si pensi che il Meininger Venezia Mestre parte da 526 euro per il soggiorno (anche se prenotando direttamente sul sito della struttura se ne risparmiano circa 80), oppure, sempre in zona stazione, l’Aaron su booking si offre a 468 euro. Non si trovano invece disponibilità per alberghi ad 1 o 2 stelle in terraferma, significa che o la fascia “bassa” del mercato è stata completata o è stato scelto di non pubblicare le strutture sui portali, avendo la consapevolezza che le camere vengono vendute comunque. Anche perché, è noto, le cosiddette “Ota”, cioè le agenzie online, rosicchiano margini che variano dal 18 al 35% al prezzo di vendita delle camere, cifre che fanno la differenza in un fatturato. Seguendo il comparatore di prezzi Trivago, per risparmiare bisogna andare a Favaro dove la camera doppia del Country house country club è offerta a 95 euro. Oppure, per chi vuole vivere un’esperienza diversa, c’è anche una piazzola per il campeggio a Zelarino, per 25 euro a notte. 
La strategia è chiarita da Claudio Scarpa, direttore dell’Ava: «Gli hotel hanno un vantaggio pubblicitario nel restare visibili sui portali e vogliono rimanerci, per cui c’è la possibilità che si determinino prezzi altissimi per disincentivare la prenotazione una volta esaurite le camere. Se si mette invece tutto esaurito, si scompare, quindi si perde il vantaggio della visibilità». In effetti, esser presenti veicola anche un messaggio che le agenzie online propongono, cioè quello di “esser flessibili nelle date”, proponendo soluzioni alternative che altrimenti andrebbero perse. E poi c’è la scheda della struttura, che può comunque esser visitata, facendo pubblicità. 


CITTÁ “PRENOTATA”
La città è tutta prenotata: «Siamo al quasi tutto esaurito, così come il 1. maggio e il periodo della Biennale. È una stagione molto positiva che permette agli albergatori di recuperare quanto perso in precedenza, riuscendo anche a fornire il “grasso” per cominciare a investire ristrutturando e smuovendo l’economia locale. I prezzi? Sono alti, ma il prezzo medio si vedrà solo a fine anno, perché dipende da quando si prenota, dalle condizioni del mercato e tante variabili che incidono» conclude Scarpa.

Ultimo aggiornamento: 17:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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