Roma, flop pulizie delle ville storiche: tocca all'Ama, ma costa di più

Sabato 24 Febbraio 2018 di Lorenzo De Cicco
Roma, flop pulizie delle ville storiche: tocca all'Ama, ma costa di più
Il Campidoglio, a dirla tutta, si era mosso prima della “strigliata” sul degrado rimediata nell’ultimo comitato per l’ordine e la sicurezza. La sporcizia dei parchi - a partire dal grande giardino di piazza Vittorio - e l’inadeguatezza del Servizio Giardini che, in teoria, dovrebbe occuparsi di ripulirli dal pattume, hanno convinto da tempo l’amministrazione di Virginia Raggi che il meccanismo va cambiato. Meglio impiegare i (pochi) giardinieri comunali solo a sfrondare cespugli e alberi e affidare il servizio di pulizia di parchi e ville storiche alla municipalizzata di via Calderon della Barca.

PIÙ SOLDI
Costerà. Quanto? Circa 4 milioni di euro, forse qualcosa di più secondo i calcoli che circolano al dipartimento Ambiente. Nell’assessorato capeggiato da Pinuccia Montanari, proprio questa settimana, si sono svolte alcune riunioni tecniche per mettere a punto la strategia. L’obiettivo è cambiare il contratto di servizio tra il Campidoglio e la sua controllata. In gergo tecnico si chiama «revisione», una sorta di cambio in corsa delle clausole dell’affidamento, che scade nel 2029 e porta nelle casse della partecipata dei rifiuti quasi 12 miliardi di euro spalmati su 15 anni.

CESTINI
Col nuovo contratto a cui stanno lavorando gli esperti del Comune, l’Ama dovrà occuparsi a regime della pulizia di parchi e grandi giardini: svuotare cestini, spesso stracolmi per giorni, portare via gli scarti che si accumulano accanto ai cespugli. Ma la riforma del contratto non si esaurirà qui. Agli operatori ecologici della società comunale verrà chiesto di aumentare sensibilmente il numero degli interventi contro le mini-discariche. Di quanto? Quasi il 75%. Oggi l’Ama viene ingaggiata di volta in volta dal Campidoglio e solo in caso di emergenza. E a conti fatti nel 2017 ha realizzato 200 bonifiche. Il nuovo contratto dovrebbe prevedere strutturalmente 350 interventi l’anno, dopo un attento lavoro di mappatura sulle zone più colpite dall’inciviltà di certi abitanti, quelle sacche di degrado urbano dove si accumulano elettromestici rotti, divani e materassi bisunti, gli immancabili frigoriferi. Ama dovrà rafforzare anche la pulizia degli insediamenti abusivi dopo gli sgomberi. L’obiettivo è rendere sistematiche operazioni fondamentali per mettere un freno al degrado montante, operazioni su cui per anni il Comune ha potuto contare solo sull’onda dell’emergenza, affidandole a un gruppetto di giardineiri sempre più striminzito (al netto delle ultime, poche, assunzioni) o andando a contrattare volta per volta l’aiuto esterno dell’Ama. 
Ultimo aggiornamento: 25 Febbraio, 08:27 © RIPRODUZIONE RISERVATA