Rapinato dalla baby gang in mezzo alla strada in zona Trieste, nel pieno pomeriggio e nessuno è intervenuto per aiutarlo.
LA REAZIONE
«Voltandomi, mi sono reso conto che non si trattava di rapinatori adulti e incalliti ma di un paio di ragazzini che avranno avuto 14 o 15 anni - ha raccontato al papà e ai poliziotti intervenuti per la denuncia - così ho provato a inseguirli. Mentre correvo dietro di loro verso piazza Crati urlavo a più non posso “mi hanno scippato, aiutatemi” ma nessuno muoveva un dito. Si sono voltati tutti dall’altra parte». Il ragazzo è riuscito a raggiungere uno dei due fuggitivi, lo ha agguantato e ne è nata una breve zuffa durante la quale è stato ferito sotto al mento «forse con una chiave o qualcos’altro di affilato», ha raccontato ancora. Per fortuna, per lui, nulla di grave, solo un graffio superficiale. A quel punto, sentitosi braccato, il baby rapinatore ha mollato le scarpe mentre l’altro ha gettato in strada il portafogli tirando via prima i soldi ed è, quindi, scappato.
I due hanno preso direzioni di fuga diverse, verso piazza Acilia uno, l’altro ha imboccato via di Trasone. Il diciassettenne, confuso e ancora sotto choc, ha chiamato il padre e il 112. Sul posto è arrivata una volante della polizia.
IDENTIKIT
I due ragazzini, entrambi romani, vestiti con giubbotti con il collo di pelliccia e gli scaldacollo ben calzati a coprire metà viso, potrebbero fare parte di una banda che da giorni imperversa tra Corso Trieste, Annibaliano fino a piazza Bologna. Due giorni fa avrebbero accerchiato un rider rapinandolo delle scarpe. «Ma la cosa più inquietante è che mio figlio sia stato lasciato solo da tutti. Eppure è un fatto gravissimo - afferma il padre, un libero professionista la cui famiglia non abita distante dal luogo del fattaccio - . Lui è appena tornato da un semestre di studi europeo, è stato in Spagna e non gli è mai successo nulla. Pensavo di dovermi preoccupare quando esce la sera, non il pomeriggio e vicino casa. Ho anche un altro figlio più piccolo, quanto è successo ha spaventato più me che loro. Siccome, però, il sospetto è che si tratti di giovanissimi sempre del quartiere mi appello a tutti i genitori perché seguano i propri ragazzi e si impegnino tutti a fare capire loro che giocare a fare i criminali come in qualche serie Tv non è uno scherzo ma molto pericoloso, con conseguenze imprevedibili». A detta del 17enne, una volta braccato, il baby rapinatore è apparso molto impaurito. Per gli investigatori i due potrebbero avere messo a punto il raid come prova di iniziazione per accreditarsi al resto della banda. I poliziotti stanno acquisendo le immagini girate dalle telecamere della farmacia e di altre attività