La formalizzazione scritta è attesa per le prossime ore, ma praticamente l'iter per il licenziamento collettivo dei 1.453 dipendenti di Air Italy è già partito: oggi infatti si è svolto l'incontro con i sindacati, durante il quale il responsabile delle relazioni industriali della compagnia aerea, Antonio Cuccuini, ha comunicato l'avvio della procedura di mobilità collettiva.
Ultimo aggiornamento: 17:26
© RIPRODUZIONE RISERVATA Ora le sigle potranno chiedere un confronto con la società: a disposizione ci sono 45 giorni per incontri in sede aziendale e altri 30 in sede ministeriale. «Sfrutteremo ogni ora per salvare i posti di lavoro e una realtà che ha garantito il trasporto aereo isolano per 55 anni», assicura Elisabetta Manca della Uiltrasporti territoriale, che chiede aiuto alle istituzioni. «Il governo - insiste -emani presto un decreto che assicuri gli ammortizzatori sociali ai lavoratori, come già per altre compagnie, e i due governi regionali direttamente interessati dalla crisi, Lombardia e Sardegna, si attivino». «Venerdì scorso - ricorda la sindacalista - avevamo hanno chiesto un incontro al presidente Solinas, ma senza risposta». Finora, attacca, «il presidente ha operato da solo, senza confrontarsi, ma deve ascoltarci e aggiornarci su quanto si sta facendo». Arnaldo Boeddu, segretario della Filt Cgil Sardegna, precisa che «l'azienda non potrà prendere decisioni unilaterali prima di 75 giorni», chiede «soluzioni a tutela del reddito dei lavoratori» e auspica che «le istituzioni cerchino un partner interessato, solido finanziariamente, da affiancare all'azionariato pubblico-privato». Domani la Filt Cgil si riunirà a livello regionale per analizzare a fondo la comunicazione aziendale di oggi. Incalza la Regione anche il consigliere del M5s Roberto Li Gioi: «A che punto sono le interlocuzioni per la compagnia aerea a partecipazione regionale?»