Valtellina, la morte di Ghizlane precipitata dalla zipline ripresa dal video delle nipotine: caduta nel vuoto per 50 metri

Poco prima le ragazze, insieme, avevano provato pure loro nell'impianto l'ebbrezza adrenalinica del volo sulla fune sospesa nel vuoto

Lunedì 6 Maggio 2024

La terribile sequenza dell'incidente all'impianto sportivo Fly Emotion, la zipline che consente di sorvolare la Valle del Bitto sorretti da un'imbracatura sospesa a un cavo d'acciaio teso tra il paese valtellinese di Albaredo per San Marco e il borgo alpino di Bema, nel quale oggi nel primo pomeriggio a Bema, in Valtellina, ha perso la vita una turista di nazionalità marocchina di 41 anni, Ghizlane Moutahir, residente a Oliveto Lario (Lecco), è immortalata in un filmato effettuato da una delle due nipoti della vittima.

Donna precipita da aerofune e muore in Valtellina, caduta nel vuoto per 50 metri. «Malore poco prima dell'arrivo»

Morta sulla ziplane in Valtellina, cosa è successo

Poco prima le ragazze, insieme, avevano provato pure loro nell'impianto l'ebbrezza adrenalinica del volo sulla fune sospesa nel vuoto, volando da Albaredo per San Marco al piccolo borgo sulle Orobie di Bema.

Poi l'esperienza era toccata alla zia e una delle nipoti ha filmato il volo della donna sino al momento in cui si avvicinava alla stazione di arrivo, dove si è verificata la tragedia con la caduta nel dirupo della parente. La Procura di Sondrio, diretta da Piero Basilone, nell'ambito dell'indagine dei carabinieri di Morbegno aperta per fare piena luce sul drammatico incidente ha acquisito il video. Le immagini potrebbero aiutare a comprendere cosa sia realmente avvenuto in quei momenti, poco prima della caduta nel dirupo della turista marocchina. La donna era coniugata, senza figli e senza lavoro. 

La ricostruzione

Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri di Morbegno, la donna era arrivata a una ventina di metri dalla stazione di arrivo a Bema, quindi sulla prima delle due tratte, quella tra Albaredo per San Marco e Bema, e si trovava a più di 30 metri d'altezza quando si è fermata, forse perché era troppo leggera. A questo punto potrebbe essersi spaventata e aver tolto i piedi dalle staffe di sicurezza e poi, forse perché l'imbracatura era larga, è scivolata nel vuoto. È rotolata nei boschi sottostanti, morendo sul colpo. I primi ad arrivare sul posto sono stati i sanitari del 118 con un'ambulanza della Croce Rossa, ma l'hanno trovata già senza vita. Subito dopo è arrivato l'elisoccorso da Sondrio con un medico che ha constatato il decesso. I tecnici del Soccorso Alpino e i vigili del fuoco hanno quindi recuperato il cadavere della donna.

L'indagine

L'indagine, alle battute iniziali, punta innanzitutto a stabilire se l'imbracatura fosse stata fatta indossare in modo corretto alla turista lecchese. La 41enne, sposata e senza figli, si trovava in Valtellina per una giornata all'insegna del divertimento e del relax insieme ad alcuni familiari, tra cui le due nipoti. Le ragazze avevano appena terminato la traversata in coppia, poi la zia è partita da sola. Attorno alle 12.20 la tragedia, ancora senza risposte. Appena avuta la notizia del drammatico incidente, l'amministratore delegato di Fly Emotion, Matteo Sanguineti, si è messo in auto per raggiungere Bema. «Siamo sconvolti e increduli - commenta -. In 13 anni, da quando nel 2011 l'impianto è stato inaugurato, non è mai successo niente di vagamente paragonabile, nell'impianto hanno volato oltre 200 mila persone, molti dei quali turisti in vacanza in Valtellina. Il mio primo pensiero va alla vittima e ai suoi familiari, a cui esprimo il più profondo cordoglio. Siamo a disposizione dell'autorità giudiziaria e noi per primi cercheremo di capire cosa possa essere successo».

Ultimo aggiornamento: 9 Maggio, 11:05 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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