Finlandia d'inverno: viaggio a Inari, culla della cultura Sami

Lunedì 2 Dicembre 2019 di Maria Serena Patriarca
donna Sami nei pressi di Inari

Sciare fra i Sami. Per chi adora lo sci di fondo, ma non solo, c’è una destinazione finlandese tutta ancora da scoprire: si tratta di Inari, all’estremo Nord della Finlandia, culla della cultura Sami. Se non temete le temperature invernali estreme della Lapponia, Inari rappresenta un buon punto di partenza per esplorare il territorio naturale circostante, attraverso vari tipi di attività organizzati per i visitatori, sia in inverno sia in estate.

Imperdibile il Sami Museum and Nature Centre, ovvero il Siida, che l’anno scorso ha celebrato il suo ventennale. Inari è raggiungibile in aereo con un volo che parte da Helsinki e atterra all’aeroporto di Ivalo. In questi mesi dell’anno, in particolare, proprio da questa zona si può vedere il fenomeno dell’aurora boreale, che di per sé attira turisti da tutto il mondo. Ma il cuore di questa regione della Finlandia, denominata Inari-Saariselka  e di per sé molto “wild”, pulsa ancora oggi nelle tradizioni del popolo Sami, con i tipici costumi colorati in tutte le sfumature di rosso, bianco e blu.

I Sami hanno una loro lingua e una loro propria antica cultura che differisce da tutto il resto del popolo finlandese. Per l’esattezza, la popolazione Sami in realtà parla ben tre lingue diverse, a seconda dell’etnìa specifica, anche se la lingua più comune è il cosiddetto “Northern Sami”, diffuso nelle aree più a Nord di Finlandia, Svezia e Norvegia.
 

 

L’allevamento delle renne e l’artigianato con la lana e le ossa e pelli di renna sono le attività più diffuse fra i  Sami. Nel Museo della Cultura Sami di Inari è possibile vedere esempi concreti di come si è sviluppata la cultura di questo popolo e di come, ancora oggi, conservi intatte tradizioni secolari. Passeggiando nel contesto innevato di Inari non è difficile imbattersi nei moderni Sami vestiti con i tipici costumi del luogo. Nelle abitazioni caratteristiche non manca mai un oggetto “must” della loro cultura: il tamburo. Realizzato interamente con pelle di renna (animale sacro), il tamburo è sempre decorato con simboli che si rifanno al ciclo della natura e delle stagioni, e può essere utilizzato anche dagli sciamani che, di padre in figlio, si tramandano i più antichi segreti di queste genti. Pensate che c’è perfino un Sami National Day, che viene festeggiato il 6 febbraio.

Camminate con le ciaspole, safari con le renne e sfide sugli sci, ma anche un tranquillo sci di fondo o escursioni in motoslitta: queste solo alcune delle attività da fare ad Inari nei mesi invernali. E se pensiamo che qui c’è neve fino a maggio, allora comprendiamo come la stagione “bianca” sia particolarmente lunga quassù. Le passeggiate, provvisti delle dovute attrezzature per fronteggiare il clima estremo, possono essere effettuate anche di notte. Teniamo conto che in inverno a questa latitudine le ore di sole (una luce crepuscolare, il più delle volte) sono davvero poche. Il bello, però, è anche sperimentare le slitte coperte con una speciale calotta trasparente, da cui ammirare l’aurora boreale nelle ore notturne in maniera itinerante e comodamente seduti al riparo dal freddo. Bello e “selvaggio” il ago di Inarijärvi, terzo come estensione e secondo per profondità in Finlandia. La pesca è un’importante risorsa locale. Al centro di questo lago, in un'atmosfera quasi onirica, c’è l’isola di Ukonsaari, considerata sacra dai Sami.

INDIRIZZI UTILI
www.visitinari.fi
www.siida.fi
www.inarisaariselka.fi
Fra i tour operator che possono organizzare un viaggio a Inari: www.sognandoilnord.it

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