Francia, massacrato di botte perché chiedeva di mettere mascherine: morto l'autista anti-Covid

Sabato 11 Luglio 2020
foto della marcia di solidarietà per l'autista e la sua famiglia
Aveva provato a far rispettare le misure di sicurezza anti-Covid, intimando ad alcuni giovani passeggeri irrispettosi l'uso della mascherina, e per questo aveva scatenato una reazione violenta da parte dei ragazzi che l'hanno pestato e massacrato di botte. E' morto così, dopo sei giorni di agonia in seguito alle percosse (i fatti risalgono a domenica 5 luglio), l'autista di un autobus in Francia, Philippe Monguillot, 59 anni, ricoverato d'urgenza in ospedale, avvenuto a Bayonne, la città vicino al confine spagnolo. Una notizia che ha choccato il paese intero.

Coronavirus, bus e tram senza controlli e i mezzi tornano affollati

Roma, la grande fuga dai bus: Atac ha perso 4 passeggeri su 5 e Ztl aperta fino ad agosto

Virginia Raggi: «Sconti del 70% per gli under 16 su abbonamenti bus e metro»


La giustizia «punirà gli autori di questo odioso crimine», ha detto su Twitter il nuovo primo ministro Jean Castex, dopo che l' autista è spirato ieri sera in ospedale.
Diversi esponenti politici di tutti i partiti politici hanno espresso la loro indignazione. Monguillot è stato picchiato con «estrema violenza» dopo aver intimato a tre persone di indossare la mascherina e chiesto di controllare il biglietto di un'altro, ha riferito la procura di Bayonne.



 



Due giovani di 22 e 23 anni, già noti alla polizia, sono stati arrestati con l'accusa di omicidio volontario. Altri due, sulla trentina, dovranno rispondere del reato di «mancata assistenza a persona in pericolo». Il nuovo ministro dell'interno Gerald Darmanin è atteso ora a Bayonne. In città si è svolta giovedì una marcia di solidarietà a cui hanno partecipato 6mila persone. In testa al corteo vi erano la moglie di Monguillot e le tre figlie.
© RIPRODUZIONE RISERVATA