«Un minuto prima ero al telefono nella camera al secondo piano dell'hotel Mercure, poi l'esplosione, e mi sono ritrovato in bagno, catapultato due metri più in là.
«Subito dopo l'esplosione sono uscito dalla stanza, ho sentito le persone che urlavano sulle scale, prima sono andato verso i piani alti, poi sono sceso in strada e mi sono reso conto di quello che era accaduto - racconta Barzini che ha documentato gli attimi successivi all'esplosione - Sono tornato in camera a riprendere le mie cose e ho fatto il giro di tutte le camere controllando che non ci fosse nessuno. Una volta tornato in strada i soccorritori mi hanno portato in ospedale».
Ultimo aggiornamento: 20:47
© RIPRODUZIONE RISERVATA Mi sono guardato attorno e l'intera finestra era finita sul letto, la camera devastata dalla deflagrazione». A raccontarlo è Matteo Barzini, inviato di Agorà, rimasto ferito dopo l'esplosione di una panetteria nel cuore di Parigi. Barzini, che si trovava da ieri sera nella capitale francese per seguire la manifestazione dei gilet gialli, è stato dimesso poco fa dall'ospedale con dieci punti di sutura alla gamba e contusioni alla testa.
Alle 9 di questa mattina una #esplosione mi ha catapultato dalla camera da letto al bagno del mio hotel a #Paris Parigi. So che ci sono dei morti e non si Sa ancora con certezza cosa sia avvenuto. Sono in ospedale con alcune contusioni alla testa e varie ferite alla gamba pic.twitter.com/eESqs2IMqN
— Matteo Barzini (@MatteoBarzini) 12 gennaio 2019
«Subito dopo l'esplosione sono uscito dalla stanza, ho sentito le persone che urlavano sulle scale, prima sono andato verso i piani alti, poi sono sceso in strada e mi sono reso conto di quello che era accaduto - racconta Barzini che ha documentato gli attimi successivi all'esplosione - Sono tornato in camera a riprendere le mie cose e ho fatto il giro di tutte le camere controllando che non ci fosse nessuno. Una volta tornato in strada i soccorritori mi hanno portato in ospedale».