TikTok, l'America vota l'obbligo di vendita forzata. I legislatori: «App cinese proprietà dei nostri avversari». Trump (che firmò la stessa legge) contrario

Si tratta di una legge che vuole proteggere gli americani dalle applicazioni controllate da avversari stranieri

Mercoledì 13 Marzo 2024 di Stefania Piras
TikTok, l'America vota l'obbligo di vendita forzata. I legislatori: «App cinese proprietà dei nostri avversari». Trump (che firmò la stessa legge) contrario

Perché questa guerra contro il social TikTok, ora? Non nasce oggi. L'app cinese era malvista anche quattro anni fa, in un'altra epoca, con un'altra Casa Bianca. Ma oggi, in un'America in piena campagna elettorale e sempre più polarizzata, il problema torna a galla. La Camera Usa ha approvato a larga maggioranza una legge che potrebbe mettere al bando le app controllate da "avversari stranieri", come rcita il provvedimento.

Nel mirino c'è la piattaforma cinese TikTok. L'atto è passato con 325 voti favorevoli e 65 voti contrari. Ora la misura passerà al Senato. La legge, sostenuta da Biden, impone una vendita forzata delle attività "controllate da avversari stranieri" e ha un sapore protezionista, come si legge scorrendo il nome del provvedimento, eccolo: "Protecting Americans From Foreign Adversary Controlled Applications Act", cioè una legge per proteggere gli americani dalle applicazioni controllate da avversari stranieri. L'avversario è la società madre di TikTok. Se verrà approvata, questa norma imporrà alla società cinese ByteDance, che ha la "testa" a Pechino e che controlla il social media, di vendere entro 180 giorni dalla sua entrata in vigore. In caso contrario TikTok sarebbe bandito dagli app store e dai server americani. 

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TikTok, per i legislatori americani è un problema di sicurezza nazionale

Per i legislatori americani si tratta di un problema molto serio: un problema di sicurezza nazionale. I principali sostenitori della proposta di legge, Gallagher (repubblicano) e Krishnamoorthi (democratico), affermano che l'app rappresenta «una grave minaccia per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti» proprio a causa della sua proprietà cinese e avvertono che TikTok potrebbe essere utilizzata per influenzare l'opinione pubblica statunitense o per sfruttare i dati degli utenti per spiare gli americani. Sostengono che l'app sia un "malware del Partito Comunista" e che la privacy degli americani vada protetta. 

«Il principale avversario dell'America non può controllare una piattaforma mediatica dominante negli Stati Uniti»,, ha dichiarato Gallagher. Gli oppositori della misura, che includono Democratici del Senato e alcuni gruppi per le libertà civili, sostengono che il divieto impatterebbe sulla libertà di espressione degli utenti di TikTok. E su questo hanno battuto il ferro i vertici del social. Un portavoce di TikTok ha dichiarato che la legge mira a vietare la popolare app e a privare 170 milioni di americani del loro diritto costituzionale alla libera espressione. «Questo danneggerà milioni di aziende, negherà agli artisti un pubblico e distruggerà i mezzi di sussistenza di innumerevoli creatori in tutto il Paese», ha dichiarato in un comunicato. TikTok ha inviato notifiche ai suoi utenti per chiedere loro di esprimersi contro la legge.

Tra i contrari al proveddimento Trump e Ocasio Cortez

Ma per capire di cosa stiamo parlando può essere utile anche guardare al punto di vista dei contrari a questo provvedimento. Tra gli oppositori ci sono personalità di primo piano, dentro e fuori il Congresso: l'ex presidente Donald Trump e la dem Alexandra Ocasio Cortez.  

Ma quella di Trump è una giravolta. Quando era presidente degli Stati Uniti, the Donald, oltre a scagliarsi contro i virus cinesi firmò per stoppare anche il social cinese e per vietarlo. Era il 2020, l'ordine esecutivo fu bloccato dai tribunali dopo che TikTok fece causa. Quella portata alla Camera oggi è una legge praticamente identica. Eppure Trump ha cambiato idea e adesso non è più d'accordo. Due giorni fa ha dichiarato di aver dei dubbi sul divieto. 

Ma allora, cosa è cambiato? Il Washington Post spiega che c'è una precisa volontà di Trump di non favorire Meta (la società che ingloba colossi come Facebook e Instagram di proprietà di Zuckerberg), come quella di non inimicarsi una fetta cruciale dell'elettorato giovanile. E poi c'è anche un altro motivo legato all'attività di lobbying di Jeff Yass, miliardario finanziatore repubblicano con legami con l'entourage di Trump, che possiede il 15% di ByteDance, vale a dire 40 miliardi del valore intero della società stimato sui 268 miliardi. Scrive ancora il Post che il Club for Growth, organizzazione conservatrice di cui Yass è il principale finanziatore, ha assunto come lobbista per difendere TikTok a Capitol Hill Kellyanne Conway, che è stata una dei principali consiglieri di Trump alla Casa Bianca. Secondo fonti citate dal quotidiano, sarebbe stata proprio lei a spiegare a Trump perché è importante difendere il social media. In particolare, l'ex consigliera della Casa Bianca ha mostrato a Trump come l'app che rischia il bando sia popolare soprattutto tra i suoi sostenitori: «ho chiarito che sono sostenitori di Trump che postano costantemente su Tiktok per lui e per la sua rielezione - ha detto Conway in un'intervista - e lui ha detto chiaramente che si rischia di togliere qualcosa all'improvviso a milioni di utenti, molti dei quali sono sue persone su TikTok». «E che si tratta di Mark Zuckerberg», ha aggiunto spiegando che Trump non vuole che il proprietario di Meta possa acquisire un nuovo social, se TikTok fosse venduto. «Francamente molte persone sono su TikTok e lo amano. I ragazzini su TikTok impazzirebbero senza», ha detto Trump. Parole opposte a quelle di quattro anni fa.

Intanto mentre il voto anti cinese passa alla Camera, lui, ha ufficializzato la sua nomination. Su un social: Truth. 

Ultimo aggiornamento: 14 Marzo, 07:01 © RIPRODUZIONE RISERVATA