Turismo, al via l'archivio digitale di Enit con centomila reperti storici

Mercoledì 5 Febbraio 2020
Turismo, al via l'archivio digitale di Enit con centomila reperti storici
Enit a caccia dei tasselli dell’Italia turistica: con oltre 100mila reperti di cui 20mila già digitalizzati inizia un’avventura nel tempo attraverso oltre un secolo di storia rivisitato dal viaggio. L’Agenzia Nazionale del Turismo festeggia 100 anni con” il libro-evento “Promuovere la bellezza” curato dal ricercatore Manuel Barrese frutto di oltre un anno di ricerche storiografiche e di analisi di migliaia di diapositive, manifesti e vetrini che hanno ricostruito di uno spaccato dell’Italia dai tratti inediti ed eterogenei e riportato alla luce i manifesti storici di artisti contemporanei: Dudovich, Cambellotti, Boccasile, Retrosi, Mino Delle Stile. Tutto il materiale confluirà in un archivio storico digitale che insieme all’Open Library con il materiale fotografico delle Regioni Italiane costituirà il più qualificato patrimonio sul turismo italiano.  

La conferenza stampa di presentazione, alla presenza della sottosegretaria al Mibact Lorenza Bonaccorsi, del presidente Enit Giorgio Palmucci e di Diego Bianchi di Propaganda Live (che parlerà della sua storia inedita legata ad Enit), si terrà lunedì 10 febbraio ore 11 nella sala Green (Padiglione 4) della Bit di FieraMilanoCity. L’Italia turistica si è confermata in un secolo una delle principali destinazioni non solo per i mercati di prossimità ma soprattutto per i turisti che arrivano più da lontano. Si potrebbe tracciare una diagonale immaginaria dal 1919 al 2019, una retta che punta in alto perché il mercato del turismo si evolve inarrestabile. Dal 1897 (anno della prima elaborazione dati sul flusso di turisti in Italia a cura di Luigi Bodio) ad oggi, Enit è stato l’occhio vigile sui movimenti turistici internazionali in Italia, e il braccio operativo per lo sviluppo del fenomeno turistico: dalle elite alle masse, con il diffondersi delle agenzie e dei mezzi di trasporto. In questo secolo, infatti, ci sono state molte "rivoluzioni" che hanno cambiato il nome della vacanza stessa: nato come "viaggio", diventa "vacanza", evolve in "soggiorno" e ora diviene vera e propria "esperienza". Lo stimolo all’industria turistica venuto da Enit portò alla creazione di grandi catene alberghiere: secondo l’Ufficio Studi Enit il capitale investito in Italia nell’alberghiero ammontava a 5 miliardi di lire e nel 1924 erano attivi già 9806 esercizi con 235 mila letti e ora le strutture ricettive sono circa 216mila con oltre 5 milioni di posti letto.

«Ad Enit venne affidata anche l’attività di studio e di rilevamento statistico del turismo e la cura della promozione turistica all’estero. Negli anni Cinquanta e Sessanta l’Enit entrò nel mondo del cinema per produrre cortometraggi di propaganda turistica. Così Enit rimise in circolo la cultura: per l’ente lavorarono grafici e pittori di fama diversa e provenienti da ambienti diversi. Le pellicole dell’Enit, presentate alle maggiori rassegne del settore e realizzate con la volontà di trascendere i documentari sull’Italia allora disponibili, furono affidate, tra gli altri, ad autori d’eccezione. Il turismo oggi muove l’economia ed è un’attività scientifica, settorializzata e segmentata, diventando un prodotto che coinvolge non solo fattori materiali, tangibili (trasporti, ristoranti, ecc.), ma che comprende e valorizza anche fattori immateriali, come le tradizioni, la cultura locale, il senso di appartenenza, le emozioni. Fattori che esaltando l’unicità delle località turistiche hanno un ruolo determinante sulle scelte dei viaggiatori». dichiara Giorgio Palmucci, presidente Enit

«La forgia dell’ospitalità italiana passa da Enit. L’industria dell’accoglienza segue una linea tendenziale ascendente: in 100 anni il movimento turistico è esploso da 900mila visitatori nel 1911 a quasi 64 milioni di arrivi odierni. L’apporto al sistema economico dal 1924 ad oggi è passato da 2 miliardi e mezzo di lire a quasi 42 miliardi di euro» commenta il direttore esecutivo Enit Giovanni Bastianelli. In Bit inoltre Enit promuoverà dal 9 all’11 febbraio networking, matching e relazioni tra le persone per un turismo feeling of inclusion. L’Agenzia Nazionale del Turismo pone al centro le sinergie umane e professionali e presenta i nuovi servizi per agevolare gli operatori del turismo alla Bit di Milano dal 9 all’11 febbraio (presso lo stand ClubItalia – PADIGLIONE 3 -  C54 / B 55).

La Bit sarà anche l’occasione per illustrare il nuovo Club Italia, il programma a pagamento e ad adesione volontaria, di potenziamento della promozione dell’immagine dell’Italia all’estero, ideato da Enit e riservato agli operatori del settore turistico italiano. Lo strumento incentiva l’offerta turistica italiana alla partecipazione a borse, workshop e fiere in cui è forte la presenza della domanda estera. Per sostenere la promozione dell’immagine dell’Italia all’estero con il programma Club Italia, Enit garantisce informazione, assistenza e promozione con la possibilità di avere accesso alla banca dati dei tour operator stranieri; agevolazioni nelle principali borse commerciali in Italia; l’accesso gratuito alle fiere organizzate all’estero in cui sarà presente Enit; sconti per la partecipazione a workshop all’estero; riduzione dei costi per l’acquisto di spazi all’interno delle fiere nell’area riservata ad Enit; utilizzo del logo su tutto il materiale pubblicitario prodotto. Novità 2020 sarà la creazione di newsletter di prodotto per i soci e gli operatori stranieri. Per i soci plus la possibilità di usufruire della sala italia Enit per presentazioni e conferenze. L’Agenzia che inoltre ha appena presentato il Piano annuale ha in programma oltre 480 le iniziative già previste per il 2020 dalle sedi estere di Enit di cui circa il 20 per cento orientate anche alla valorizzazione della meeting industry. Enit ha destinato il 22,7 per cento ad iniziative sui nuovi target del lusso affluent e Hnwi (High Net Worth Individual). Si punta anche al turismo slow a cui sarà riservato il 34,8 per cento delle azioni Enit e al turismo active con il 26,7 per cento delle attività. Sono oltre 40 le fiere previste nel 2020 accompagnate da specifici workshop per operatori del settore. 
Ultimo aggiornamento: 6 Febbraio, 15:34 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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