Cortina. Turismo da record per un inverno con i fiocchi da incorniciare: pieno il 64 per cento degli alberghi

Martedì 19 Marzo 2024
Cortina. Turismo da record per un inverno con i fiocchi da incorniciare: pieno il 64 per cento degli alberghi

CORTINA (BELLUNO) - È stato un ottimo inverno per l'andamento turistico di Cortina d'Ampezzo e la stagione non è ancora finita: ci sono buone prenotazioni negli alberghi sino a Pasqua e alcuni impianti di risalita e piste da sci rimarranno in funzione per tutto il mese di aprile , sino all'1 maggio. L'associazione degli albergatori di Cortina comunica i dati dell'occupazione turistica nella conca ampezzana. È andata molto bene per le festività di Natale e Capodanno; poi sono arrivati ​​i grandi eventi sportivi; infine, ma non ultimo, c'è stato un incremento di ospiti stranieri, a riempire le solite lacune del pubblico italiano, in certi periodi, come gennaio.

IL DATO

Negli hotel c'è stata un'occupazione oltre il 60%, nel corso dell'inverno, con picchi importanti di presenze nel ponte festivo dell'Immacolata ea Capodanno; con il tutto esaurito a fine gennaio e un ottimo Carnevale. «È una stagione caratterizzata da tanta luce e poche ombre», riassumono gli albergatori. Fra queste ombre c'è certamente la mancata disponibilità di centinaia di posti letto, nei numerosi alberghi che sono chiusi, taluni per lavori di ristrutturazione o ampliamento, altri proprio fuori servizio. Sono mancati due degli hotel storici, più prestigiosi, come Cristallo, con un cantiere per realizzare ottomila metri cubi di nuovi servizi, e Miramonti. Ce ne sono tanti altri di alberghi chiusi, dall'Ancora al Concordia, nel cuore del paese; dall'Ampezzo in costruzione, all'Italia da rifare, entrambi in stazione; dal piccolo San Marco, che presto vedrà l'inizio dei lavori, alla Capannina, che li ha quasi terminati; dal Tofana e il Pocol, discosti dal centro, al Venezia, al Dolomiti ex motel Agip, al Fanes.

I PARAMETRI

Tutte queste assenze modificano i parametri dell'occupazione media stagionale: se ci sono meno alberghi, è più facile che siano pieni. Per gli hotel che sono in funzione, l'analisi elaborata da H-Benchmark prende in esame il periodo da inizio dicembre a metà marzo e ha evidenziato un'occupazione consolidata del 64% con picchi importanti soprattutto per le feste e gli eventi di particolare richiamo. All'Immacolata si è toccato il 94%; a Capodanno tutti gli alberghi erano fra il 90 e il 95%; c'è stato il pienone a fine gennaio, per la Coppa del mondo di sci alpino femminile e di sci paralimpico. A Carnevale, a metà febbraio, ci si è attestati sul 74.3. Ora le continue nevicate fanno sperare per Pasqua, con gli ospiti che vorranno ancora vivere la coda dell'inverno: le prenotazioni sono aumentate di 6 punti in dieci giorni.

Gli ospiti italiani sono ben più della metà, sfiorano il 60%, mentre il 40% di stranieri è aumentato di 3.2 sull'inverno precedente. A febbraio il rapporto è stato 54 a 46. Tanti gli statunitensi, il 7.6%; poi britannici al 4.6; tedeschi 2.4; australiani 2.1 e brasiliani 1.8.ù

Nicola Menardi Demai è il vicepresidente dell'associazione di categoria: «Siamo soddisfatti dell'andamento della stagione, che non è ancora terminata. Come già accaduto nel 2023, anche quest'anno molti hotel prolungheranno l'apertura per tutto il mese di aprile. La posizione geografica in quota non ci ha penalizzati, come altri comprensori più a valle, dove è piovuto molto e nevicato poco. La neve da noi è arrivata proprio al momento giusto e il fatto che Pasqua cada "bassa" è un grande vantaggio: se ultimamente la festività veniva vista un po' come il primo assaggio d'estate, dirottando i turisti verso il mare, stavolta le piste imbiancate fungeranno invece da irresistibile richiamo per i tanti amanti della montagna che punteranno a godersi gli ultimi scampoli d'inverno. Le prenotazioni per la Settimana Santa, non a caso, sono in crescita, così come le aspettative».

Ultimo aggiornamento: 13:24 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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