ALPAGO - Ancora il lupo sotto ai riflettori con l'eco è accaduto venerdì scorso che questa volta valica i confini della provincia e arriva a Refrontolo (Treviso) dove venerdì sera un buon gruppo di allevatori della conca è sceso per ascoltare e contestare Cristiano Fant, divulgatore scientifico, esperto di tutela ambientale e convivenza con gli animali selvatici, relatore della serata "Con il lupo si può convivere".
LA PROTESTA
Una contestazione legata anche ad alcune espressioni pubblicate sui social da parte dello stesso divulgatore e che gli allevatori hanno ritenuto offensive.
PAURA INFONDATA
Per "Io non ho paura del lupo" i timori appaiono quindi ingiustificati e amplificati, oggi, il lupo non rappresenta una minaccia diretta per la sicurezza delle persone. Circa le aggressioni agli animali d'allevamento, il gruppo spiega: "Dopo oltre 3 anni dall'arrivo del lupo non possono essere gestiti come se non esistesse. Piccoli allevatori e hobbisti vanno incentivati e sostenuti nel mettere in atto misure preventive, necessarie a mantenere al sicuro i propri animali. Non è tollerabile invocare l'eliminazione del lupo quando si continua a tenere i propri animali incustoditi anche dopo aver subito le prime predazioni". Infine la mano tesa: "L'associazione si mette quindi a disposizione dei cittadini e delle amministrazioni".