Operazione ponti: 14 sono da sistemare, servono 9,5 milioni

Sabato 1 Luglio 2023 di Raffella Gabrieli
Ponti da sistemare a Belluno

BELLUNO - Messa in sicurezza di ponti e viadotti stradali, la Provincia di Belluno chiede allo Stato 9 milioni e mezzo di euro di finanziamento per quattordici strutture fragili. «Entro l'autunno - afferma da Palazzo Piloni il consigliere delegato alla viabilità Fabio Luchetta - avremo la risposta dal Ministero.

Confidiamo in un riscontro positivo».

L'OPERAZIONE
La Provincia di Belluno punta al restyling completo di vari viadotti stradali. È di ieri l'invio a Roma della richiesta di finanziamento: sono state presentate le schede di quattordici manufatti, distribuiti su tutto il territorio provinciale. Si tratta soprattutto di realtà datate, bisognose di interventi di messa in sicurezza, a cui si aggiunge il monitoraggio di tutti i ponti sulla rete stradale provinciale, per un valore complessivo che si aggira sui 9,5 milioni di euro. «La scadenza di presentazione delle domande - sottolinea Luchetta - era fissata per oggi 30 giugno (ieri per chi legge). Entro l'autunno avremo una risposta». «Le risorse a disposizione del Dm sono ingenti - aggiunge -: 100 milioni per il 2024, altrettanti per il 2025; poi 300 milioni per ciascuno degli anni dal 2026 al 2029. Abbiamo ottime chance di vederci finanziate le schede che abbiamo inviato al Ministero. Per la viabilità provinciale sarebbe un colpo importante, perché queste risorse ci consentono lavori puntuali e mirati su ponti e viadotti che necessitano di interventi. L'obiettivo finale è di poter garantire una viabilità interna e intervalliva sicura ed efficiente per i residenti, per le imprese e anche per chi arriva sulle nostre montagne in chiave turistica».

POTENZIALI BENEFICIARI
«Tra gli interventi più corposi - spiega Luchetta - c'è quello del ponte sul torrente Stizzon, a Caupo di Seren del Grappa. Il manufatto, interamente in cemento armato e lungo 63 metri, è costituito da due impalcati affiancati realizzati in epoche diverse. L'intervento da oltre 2,5 milioni di euro, prevede la demolizione completa della sovrastruttura esistente, la sostituzione con un nuovo impalcato a struttura mista acciaio-calcestruzzo, il risanamento delle spalle e delle pile esistenti, e l'adeguamento sismico. A Val di Zoldo è previsto il risanamento del ponte sul torrente Moiazza, lungo la Sp 347 del Duran. Un'operazione da 480mila euro per l'integrazione delle armature lente e il ripristino delle sezioni di cemento. Interventi molto simili a Sospirolo, dove è stato candidato il ponte sulla Sp 2 della Valle del Mis (risanamento strutturale per circa 560mila euro); e a Gosaldo, dove si punta a intervenire sul ponte della Sp 3 della Valle Imperina (risanamento delle parti in calcestruzzo e della muratura danneggiata, per 220mila euro)».

ALTRI POSSIBILI INTERVENTI
Due i ponti candidati a Chies d'Alpago. Il primo sul torrente Borsoia, in località Palughetto: l'intervento prevede la pulizia delle murature da piante e arbusti e successivo risanamento della struttura, con pulizia delle armature ossidate (720mila euro). Il secondo sulla Sp 5 di Lamosano: ripristino del cemento e sostituzione degli appoggi, con integrazione delle armature lente (485mila euro). Due anche a Rocca Pietore. Il primo sulla Sp 641 nei pressi della galleria Serrai: risanamento delle travi in acciaio e consolidamento delle spalle (485mila euro). Il secondo, sulla stessa strada, con la previsione di un consolidamento e una impermeabilizzazione dell'impalcato stradale (510mila euro). Doppio intervento pure a Colle Santa Lucia: ponte sul torrente Codalonga lungo la Sp 638 del Passo Giau con risanamento complessivo (340mila euro) e ponte della Sp 20 Val Fiorentina con il restauro delle travi in acciaio (415mila euro). A Selva di Cadore risanamento strutturale del ponte sul torrente Codalonga (lungo la strada del Giau), con sostituzione delle armature lente (240mila euro). A Borgo Valbelluna l'intervento prevede demolizione e ricostruzione di un ponte di 12 metri sulla strada del Passo San Boldo, all'altezza di Campedei (852mila euro). Se un intervento da 240mila euro è previsto a San Vito, un altro è fissato per Danta, con il consolidamento del ponte sul Rio Cojordan a Campiello (265mila euro). Stesso discorso a San Tomaso, per il ponte sulla Sp 8 in località Sot Colarù (320mila euro). Infine, è previsto l'approfondimento delle ispezioni dei ponti e dei viadotti esistenti nella rete gestita da Veneto Strade: sorveglianza e monitoraggio che dovranno essere effettuati dal 2026 al 2029, per circa 1 milione di euro.
 

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