Il geometra del Comune vittima dell'attentato incendiario: «Continuo a lavorare»

Venerdì 3 Maggio 2024 di Gabriele Pipia
VIGONZA - Le auto date alle fiamme del geometra comunale

 VIGONZA - La qualifica esatta è “responsabile del settore Gestione del territorio”. Sostanzialmente è il capo dell’ufficio tecnico e per la sua scrivania passano ogni giorno decine di pratiche edilizie e urbanistiche. Il geometra Enzo Ferrara, 64 anni, lavora da una vita al Comune di Vigonza e in paese conosce tutti. Per questo motivo ieri la notizia è rimbalzata in fretta dagli uffici pubblici ai banchi del mercato, dalle aziende ai tavolini dei bar. 

LE PAROLE
Lui, la vittima dell’attentato incendiario, si è presentato come sempre di buon mattino nel suo ufficio nella sede distaccata accanto al municipio. Si è messo al computer per portare avanti il lavoro quotidiano, ma non non poteva essere una giornata come tutte le altre. La tensione è palpabile e la scelta è quella del basso profilo. «Non ho niente da dire perché c’è un’inchiesta in corso, oggi parla solamente il sindaco. È una fase difficile». Intanto però prova a guardare avanti: «Sono venuto in ufficio perché è il mio lavoro ed è giusto che io sia qui». 
I colleghi gli stanno vicino. Chi gli dà una pacca sulla spalla, chi chiede i dettagli di ciò che è successo, chi bussa solamente per esprimere solidarietà. Enzo Ferrara saluta tutti, ringrazia tutti e si rimette al lavoro con chissà quanti pensieri in testa. Sa che le indagini sono entrate nel vivo e che presto potrebbe essere chiamato a dover offrire ulteriori testimonianze. 

IL TERRORE
Parla con un tono basso e grande paura, invece, un vicino di casa di via Rigato a Peraga. «In questa strada ci sono già stati diversi episodi strani negli ultimi mesi. I vandalismi non riguardano solamente la casa di Enzo Ferrara. Ci sono stati danni ai muri, ai garage, alle reti di recinzione delle case. È stato tutto denunciato più volte alle forze dell’ordine, c’è chi si è preso pure un avvocato. È una situazione che va avanti da tempo e abbiamo paura per la nostra incolumità fisica». 

IL PRECEDENTE
Un’altra vicina entra ancor di più nel dettaglio delle intimidazioni al geometra. «Qualche mese fa sono andati a bruciargli della legna sul retro della casa, arrivando probabilmente dai campi. Anche in quel caso erano venuti qui i vigili del fuoco e i carabinieri. Era subito emerso che si trattava di un gesto volontario. Da quel giorno abbiamo paura. Per anni questa è stata una zona di campagna molto tranquilla, adesso invece non sappiamo più cosa può succedere e anche noi stiamo sempre sul chi va là». 

L’ALLARME
Una signora anziana che vive lungo la strada ha visto l’arrivo dei pompieri e non scorderà più quelle fiamme. «Io e mio marito ci siamo svegliati verso le 3.10 sentendo le sirene e vedendo le luci lampeggianti blu che filtravano dalla nostra finestra - racconta -. Inizialmente pensavamo che fosse un’ambulanza, poi mio marito si è affacciato e ha capito che erano i pompieri. Abbiamo visto il fuoco e abbiamo preso paura perché non sapevamo quanto difficile fosse spegnere quell’incendio e quali danni potesse fare. I vigili del fuoco sono andati avanti fino alle cinque del mattino, poi i carabinieri si sono fermati ancora».
LO CHOC
La famiglia che abita esattamente di fronte ai Ferrara invece non ha visto niente perché marito e moglie erano fuori Vigonza.

Hanno scoperto tutto ieri mattina, arrivando in via Rigato e trovandosi davanti una scena da film: un’ampia parte del cortile transennato con il nastro e le carcasse delle auto completamente distrutte. La donna prima va a suonare il campanello dei vicini per farsi raccontare cos’è successo e portare solidarietà, poi racconta: «Arrivare e vedere una cosa del genere è stata una sorpresa terribile». 

Ultimo aggiornamento: 09:14 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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