Confesercenti: «Il Natale non darà un vero rilancio ai consumi»

Un sondaggio dimostra che la spesa è salita da 170 a 190 euro

Mercoledì 13 Dicembre 2023 di Elisa Barion
Regali sotto l'albero di Natale

ROVIGO - Il Natale è ormai alle porte e la corsa ai regali, per tanti rodigini, è già iniziata. Quella del 2023, però, sarà una spesa fatta con criteri diversi rispetto allo scorso anno. Nel senso che a fronte di cifre spese in regali che variano di pochissimo rispetto al 2022, i rodigini puntano di più alla qualità dei prodotti da acquistare e soprattutto, guardano molto di più alla sostenibilità ambientale.
 

LA SPESA CRESCE UN PO’
A dirlo è la tradizionale “Indagine sui consumi natalizi” che Confesercenti ha realizzato tra il 3 e il 4 dicembre e ha riguardato un campione di 240 persone. La spesa per regali continua a concentrarsi nella fascia tra i 100 e i 200 euro pro capite. La media a persona, del tutto indicativa, è di circa 190 euro rispetto ai 170 dell’anno scorso. I risparmi interesseranno tutte le tipologie di spesa cercando di salvaguardare, con percentuali solo un po’ inferiori, quelle più tipicamente festive come pranzi e regali. A tal proposito il 56,7% degli intervistati dichiara che il proprio budget è rimasto invariato rispetto al 2022, mentre il 15% pensa che spenderà di più. Il 25% dei consumatori, invece, è più cauto e cercherà di limitare gli acquisti. Il Natale si appresta, dunque, a essere segnato, dal punto di vista dei consumi, da «poche luci e molte ombre» come sancisce la Confesercenti «perché si spende più o meno uguale e si compra di meno».
 

LE PREFERENZE
In generale è emerso che si continuano a prediligere prodotti di alta qualità, ma il prezzo resta un determinante critico: il 92% considera la qualità e l’89% il costo come i principali fattori di acquisto. La sostenibilità, focalizzata su aspetti ambientali e sociali, è rilevante per l’80% degli intervistati e il 28% si dichiara “molto attento” al tema. Venendo alle disponibilità economiche per gli acquisti, Confesercenti, attraverso il calcolo delle tredicesime legate ai redditi da lavoro dipendente e alle pensioni e aggiungendo i redditi di chi non beneficia di tredicesima, cioè l’area del lavoro autonomo che concorre comunque ai consumi legati al Natale, stima che la somma disponibile per le spese natalizie in Polesine sarà sui livelli dello scorso Natale, intorno a 80 milioni. Tuttavia i rincari delle materie prime registrati lo scorso anno, a iniziare dal costo dell’energia, hanno avuto pesanti ripercussioni sul carrello della spesa e queste si fanno sentire ancora in maniera prepotente. Non a caso anche quest’anno il 35% degli intervistati utilizzerà la somma aggiuntiva sullo stipendio per aiutarsi con il pagamento di tasse e bollette.
Quanto agli acquisti, questi si concentreranno su alimentari (84 intervistati) e abbigliamento (116 intervistati), a seguire spese destinate alla cura della persona (64), libri (52) e giocattoli (48). Allo stesso tempo si assiste a un rallentamento degli acquisti online: il 30% dichiara che si rivolgerà alle attività del centro città, il 28% ai centri commerciali e solo il 17% attraverso internet, mentre un 12% punterà ai mercatini.
 

IL COMMENTO
«Lo scorso anno - sottolinea Vittorio Ceccato, vicepresidente di Confesercenti Metropolitana Venezia Rovigo - i costi delle materie prime sono aumentati notevolmente, mettendo i consumatori nella necessità di pagare conti salatissimi a iniziare dalle bollette di luce e gas.

Il caro spesa che ha avuto pesanti ripercussioni sul carrello della spesa delle famiglie, si fa sentire ancora in maniera prepotente. Sarà pertanto un Natale all’insegna del risparmio. A dirlo sono gli interpellati: il 70% pensa che gli italiani limiteranno le spese o faranno vere e proprie rinunce. Dall’indagine è emerso che si continuano a prediligere prodotti di alta qualità, ma il prezzo resta un determinante critico: il 92% considera infatti la qualità e l’89% il costo come i principali fattori di acquisto».

Ultimo aggiornamento: 07:56 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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