Morto a 74 anni Silvano Beraldo, lo storico oste di Ponzano: «Ciao Bracco, eri un uomo d’altri tempi»

Giovedì 2 Maggio 2024 di Mauro Favaro
Silvano Beraldo, lo storico oste di Ponzano, assieme alla moglie Luciana

PONZANO (TREVISO) - Addio a Silvano Beraldo. Lo storico oste di Ponzano si è spento a 74 anni. E con lui se ne va un pezzo di storia del comune e, più in generale, della Marca. Aveva iniziato a lavorare come rappresentante dei salumifici Sile e Pizzolon. Era stato uno dei primi a imporsi in questo ruolo. Dopo vent'anni, però, è arrivata la prima svolta. Tra il 1987 e il 1988 Silvano ha infatti rilevato la Locanda Rosa, cambiandone il nome in trattoria Gustoteca Rosa. Un’avventura durata sette anni. Per poi intraprendere un’altra avventura con l'apertura del bar gelateria “da Bracco”, riprendendo il suo soprannome, proprio nel centro di Paderno.

E' rimasto dietro a quel bancone fino alla pensione, arrivata nel 2006.

IL RICORDO

Negli ultimi tempi è stato colpito da una lunga e pesante malattia, che purtroppo ha fatto il suo inesorabile corso. Silvano era stato ricoverato in ospedale già alla fine dello scorso novembre. Una parte di vita difficile. Affrontata però come sempre, potendo contare sulla vicinanza della famiglia e sulla voglia di non arrendersi mai. Un aspetto, quest’ultimo, che l’ha caratterizzato per tutta la vita. «È sempre stato attivo, con un carattere forte e determinato», ricordano i figli Beatrice e Cesare. Nato nel maggio del 1949, martedì prossimo avrebbe compiuto 75 anni, Silvano aveva vissuto l’infanzia nel quartiere di Santa Bona a Treviso. Ma di seguito si era ben presto trasferito a Ponzano. Nel tempo qui ha visto passare e stretto rapporti di amicizia con generazioni di persone.

IL CORDOGLIO

«Quelli di una certa età, si trovavano da Bracco - sorride amaramente il sindaco Antonello Baseggio - Ciao Bracco. Ciao Silvano. Oggi salutiamo un uomo che ha trasformato il suo modo d'essere "oste" in una figura conosciuta in tutto il circondario per la simpatia, per l'accoglienza e per come fosse buona e insuperabile la sua paella». Ora sono in molti a ricordarlo. «È stato un oste d'altri tempi, cordiale e ilare con tutti – aggiunge il cuoco Alessandro Bianchin – era bravo a fare la paella, ma non solo. Sapeva stare al proprio posto, senza mai prevaricare. E da buon trevisano aveva un’anima conviviale». Silvano lascia la moglie Luciana, i figli Beatrice e Cesare, a loro volta impegnati nel mondo della ristorazione, la nuora Ludovica e tre nipoti: Sebastiano, Giacomo e Alfredo. Domenica sera, alle 17, nella chiesa di Paderno verrà recitato il rosario. L’ultimo saluto, poi, gli verrà dato lunedì. Il funerale è stato fissato alle 10.30 nella chiesa di Paderno. E sull’altare ci sarà anche lo storico ex parroco don Aldo Danieli.

Ultimo aggiornamento: 3 Maggio, 14:06 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci