Ristorante chiuso per Pasqua, la decisione controcorrente di Da Lalo di Volpago del Montello: «È un regalo per i dipendenti»

Venerdì 29 Marzo 2024 di Paolo Calia
Ristorante da Lalo

VOLPAGO DEL MONTELLO (TREVISO) - «Siamo aperti da 60 anni e abbiamo sempre lavorato durante tutte le festività. Quest’anno, dopo averci pensato su per un po’, abbiamo invece deciso di tenere chiuso a Pasqua. E stiamo riflettendo anche di fare lo stesso a Natale». Elisa Girotto è la figlia di uno dei tre soci di Lalo, storico ristorante-gelateria di Volpago, punto di riferimenti per i tanti amanti della cucina tipica, genuina, di famiglia. Per la prima volta hanno scelto di chiudere quando il resto del settore tiene aperto e fa il pienone: «L’avremmo fatto anche noi - sottolinea Elisa - ma abbiamo detto ai nostri clienti che quest’anno no, restiamo chiusi. Preferiamo regalare una giornata di festa ai nostri dipendenti che stanno con noi da tanti anni. Chiamiamolo pure un benefit visto che nel nostro settore non è che si faccia tanto welfare aziendale».

LA TENDENZA

Lalo non è un caso isolato.

Sono molti i ristoratori che, in queste festività, hanno scelto di non lavorare. La maggior parte non apre a Pasquetta, ma anche stare a casa a Pasqua non è più un tabù. «È una tendenza che stiamo registrando - conferma Gianni Taffarello, direttore della Confesercenti di Treviso - ci arrivano notizie di tanti ristoranti che durante una delle festività più importanti dell’anno come la Pasqua, preferiscono non lavorare. In passato non accadeva. Lo fanno per dare un po’ di respiro ai propri dipendenti e per aggiungere un benefit in grado di rendere un po’ più attraente un lavoro dove trovare giovani interessati è sempre più complicato».

LA SVOLTA

I ristoratori stanno facendo i loro conti e sulla bilancia mettono sia i ricavi economici che la qualità della vita. «Per noi - riprende Elisa - lo spartiacque nel bene e nel male è stato il Covid quando, per forza di cose, abbiamo dovuto tenere chiuso. In quel periodo i miei genitori, che hanno sempre lavorato nel locale, hanno scoperto che la Pasqua è anche bello passarla a casa. Insomma, qualcosa è cambiato». Da Lalo, fino a questo 2024, a Natale e Pasqua hanno sempre corso su è già tra cucina e tavoli: «In genere arriviamo a fare anche 190 coperti utilizzando anche lo spazio della gelateria - continua - e lo stesso avremmo fatto anche quest’anno. Per preparare il menù di Pasqua poi tenevamo chiuso il sabato, passato al ristorante per approntare tutto. Alla fine abbiamo fatto due riflessioni: lavorando il sabato come sempre, e tenendo chiuso il giorno della festa, i numeri tornano lo stesso. E allora la domanda è stata: ne vale veramente la pena? Abbiamo quindi deciso di svoltare, chiudere per un giorno. Se questo può essere un benefit per attirare i giovani? Non lo so, ma penso di sì. Poi rimane sempre la realtà: lavorare nella ristorazione deve essere una passione perché gli orari, rispetto ad altre attività, sono tutti sballati. Lavori la sera, le domeniche, quando gli altri si riposano. Però sì, lasciare liberi i giorni di festa come Natale e Pasqua può essere un elemento positivo in più». I gestori di Lalo hanno comunicato la decisione con un post sulla propria pagina Facebook: «Temevamo un po’ la reazione dei clienti - ammette Elisa - invece siamo rimasti sorpresi. Abbiamo ricevuto tantissimi commenti di approvazione, gente che si congratulava. E ci siamo convinti di aver fatto la cosa giusta».

Ultimo aggiornamento: 30 Marzo, 12:15 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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