Cortile della scuola chiuso per rumore a Mogliano. Il sindaco sta con i bambini: «Riapritelo, hanno diritto di giocare lì»

Mercoledì 24 Aprile 2024 di Mauro Favaro
La scuola elementare "Giuseppe Verdi" di Mogliano, finita al centro della polemica

MOGLIANO (TREVISO) – «È paradossale che una candidata sindaca che sa parlare esclusivamente di sociale presenti una lista civica il cui capolista è ostile ai bambini». Il sindaco uscente Davide Bortolato, ricandidatosi con il sostegno del centrodestra unito, va all’attacco.

Il riferimento è a Lino Sponchiado, presidente del consiglio comunale, oggi capolista a sostegno della candidatura a sindaco di Giuliana Tochet, ex assessore al sociale. Il terreno del confronto, anzi, dello scontro, è quello del giardino delle scuole elementari Verdi. I genitori degli alunni hanno raccolto quasi 190 firme contro la decisione dell’Ic Minerbi di chiudere parte del cortile, a turno, per ridurre rumori e schiamazzi, in modo da non disturbare troppo i vicini.

Sono state le stesse famiglie, attraverso una lettera, a indicare Sponchiado, pur senza nominarlo direttamente, tra i residenti che si sono lamentati per il baccano durante le ricreazioni.

«Sono sinceramente sorpreso da questa notizia che trovo davvero triste per i bambini che non possono utilizzare pienamente gli spazi scolastici. Mi rattrista davvero pensare che ci sia ancora gente che vede i bambini come un disturbo e non come il più straordinario motore del nostro futuro – incalza il primo cittadino – forse la scelta di Sponchiado di candidarsi con un’altra forza politica nasconde una visione diametralmente opposta rispetto alla nostra, che sarà sempre dalla parte delle famiglie e dei bambini».

Di seguito, l’impegno a intervenire come Comune per fare in modo che la scuola risponda positivamente alla richiesta dei genitori di togliere ogni restrizione sull’uso del giardino: «Ci faremo parte attiva con la dirigente scolastica affinché l’istanza dei genitori venga accolta». Dal canto proprio, però, Sponchiado rispedisce le accuse al mittente.

LA REPLICA

Si era lamentato, sì, in occasione dei centri estivi, che nel 2021, in epoca Covid, erano stati temporaneamente spostati alle Verdi dalla sede storica delle scuole Olme. Ma assicura che la questione si era chiusa lì. «La storia del centro estivo del 2021, unico anno fu attivato in questa scuola, si è chiusa nello stesso anno, perché è stato riconosciuto la non idoneità di questo sito a ospitare tale servizio – mette in chiaro il presidente del consiglio comunale – io e la mia famiglia per reciproci impegni ora siamo spesso assenti nelle pause scolastiche. Posso affermare comunque che nelle occasioni in cui mi trovo a casa, le lezioni e le pause sono organizzate come nelle altre elementari e come avvenivano quando anche mio figlio frequentava la scuola, quindi senza problemi. E vedo che i bambini giocano in tutto il giardino fronte la scuola».

L’AFFONDO

Non a caso Giacomo Nilandi, candidato sindaco del centrosinistra, mette nel mirino in particolare il sindaco Bortolato e l’assessore Martina Cocito. «Si sta colpendo il bersaglio sbagliato. Più che di Sponchiado, mi preoccupo della goffa mediazione avallata da Bortolato e Cocito, che invece di intimare ai residenti più tolleranza e comprensione hanno lasciato sole la scuola e le famiglie – specifica – tutto in nome del quieto vivere, con il quale questa amministrazione ha governato per 5 anni pensando più a non scontentare nessuno per non perdere consenso che alla bontà degli interventi».

«Il gioco all'aperto è essenziale per lo sviluppo e il benessere dei bambini. Da bambino ho frequentato le scuole Verdi, anche io con due ricreazioni ma potendo spaziare sempre in tutto il bellissimo giardino. La limitazione di questa possibilità per il quieto vivere con il vicinato sembra guardare il mondo all’incontrario, basandolo sulle esigenze degli adulti e non su quelle dei bambini – conclude Nilandi – noi non avremo paura di fare scelte giuste, anche se ci fanno perdere dei voti. Sosteniamo quindi la richiesta dei genitori di poter tornare a utilizzare lo spazio appieno: la città che vogliamo va costruita a partire dalle esigenze dei bambini».

Ultimo aggiornamento: 25 Aprile, 09:42 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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