Incendio nella palazzina Ater: è ancora gravissimo l'uomo di 71 anni intossicato

È stato portato al Cattinara per il trattamento in camera iperbarica: la prognosi del 71enne è rimasta riservata

Mercoledì 17 Aprile 2024 di David Zanirato
Incendio nella palazzina Ater: è ancora gravissimo l'uomo di 71 anni intossicato

UDINE - Sono proseguite anche nella giornata di ieri le operazioni di bonifica e messa in sicurezza dei 15 appartamenti danneggiati dall'incendio scoppiato nella mattinata di lunedì nella palazzina Ater di via Val Saisera, nel quartiere del Villaggio del Sole a Udine. Da parte dell'Azienda territoriale per l'edilizia residenziale del capoluogo friulano sono già state contattate le ditte che dovranno verificare tutti gli impianti elettrici dello stabile, riparare le condutture sciolte dal calore nei seminterrati, sanificare le parti comuni, sistemare i solai compromessi.

La cantina ancora sotto sequestro

Le operazioni scatteranno da domani, giovedì, come ha confermato il direttore dell'Ater, Lorenzo Puzzi, anticipando comunque che i tempi saranno lunghi per completare tutte le opere, si parla di diverse settimane. Rimane invece ancora sotto sequestro la cantina dalla quale, per cause ancora in corso di accertamento, sono partite le fiamme e soprattutto il fumo che ha invaso la tromba delle scale e i vari appartamenti sui cinque piani dell'edificio, portando all'evacuazione dei 21 residenti della scala "B", quattro dei quali sono finiti in ospedale intossicati e uno in particolare, un anziano di 71 anni, originario di Azzano Decimo, trasferito in codice rosso all'ospedale di Cattinara a Trieste, con trattamento in camera iperbarica.

La sua prognosi rimane riservata.


L'origine del rogo

Il fuoco, stando ai primi accertamenti, è partito proprio dalla cantina di proprietà del settantunenne. L'anziano, che ha respirato molto fumo e che non era cosciente all'arrivo dei soccorsi, è stato intubato sul posto dagli operatori sanitari e portato prima all'ospedale di Udine e successivamente trasferito nel nosocomio triestino. All'origine del rogo sembrano esserci cause di natura elettrica, probabilmente accidentali. Le fiamme, che hanno raggiunto rapidamente il materiale conservato nel locale al piano interrato, potrebbero essere partite da un elettroutensile, ma le verifiche sono ancora in corso. Gli inquilini che hanno vissuto una mattinata di grande paura - molti salvati dalle loro stanze grazie all'intervento dei vigili del fuoco - ora sono in parte disperati per aver perso tutto. Ma fortunatamente sono usciti salvi dalle loro abitazioni.

Gli alloggi temporanei

A seguito dell'incidente, il Comune di Udine si è attivato per assistere le 21 persone che si sono ritrovate senza un alloggio. La maggior parte degli inquilini ha trovato temporaneamente ospitalità grazie all'aiuto di amici e parenti. Per coloro che non avevano possibilità alternative, il Comune ha fornito supporto attraverso il servizio di pronta accoglienza: due persone hanno trovato sistemazione negli alloggi comunali e una è stata temporaneamente ospitata al dormitorio della Cri. Inoltre, altre tre persone, pur avendo trovato una soluzione temporanea, hanno espresso la necessità di essere ricollocate nel caso l'attesa per il rientro nelle proprie abitazioni si protragga oltre le previsioni.


Controlli su tutta la palazzina

L'ultima parola sull'abitabilità spetta alle valutazioni dei Vigili del Fuoco. La palazzina inoltre è stata pattugliata durante tutta la notte con i carabinieri che hanno controllato il condominio di via Val Saisera fino a tarda sera, ricevendo poi il cambio dalle guardie giurate inviate dall'Ater. L'iniziativa è stata presa per evitare eventuali episodi di sciacallaggio dopo che la porzione intaccata dal fuoco e dal fumo era stato interdetta e dichiarata inagibile, con diverse porte e finestre aperte o rotte. Gli alloggi della scala A, invece, sono stati dichiarati abitabili già nel tardo pomeriggio di lunedì, quando i livelli di monossido sono tornati sotto la soglia di guardia. Il vano interrato, in parte come detto sequestrato, rimarrà completamente chiuso all'accesso fino a quando non ci sarà il via libera dalle perizie per garantire la sicurezza dei locali.

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