Spiagge distrutte dopo la mareggiata: a Lignano e Grado è corsa contro il tempo per l'apertura della stagione

Il maltempo ha causato danni per 4,2 milioni. Interviene la Regione

Lunedì 12 Febbraio 2024 di Antonella Lanfrit
Spiagge distrutte dopo la mareggiata: a Lignano e Grado è corsa contro il tempo per l'apertura della stagione

PORDENONE/UDINE - A Lignano consegnati i lavori in via d’urgenza per la sistemazione dell’arenile in vista dell’avvio della stagione, dopo le mareggiate che quest’autunno hanno provocato 4,2 milioni di danni.

Atteso il bel tempo per l’apertura del cantiere. A Grado sono stati eseguiti tutti i rilievi batimetrici e i campioni per il rispristino degli arenili. Qui i lavori non sono ancora partiti, ma è questione di poco tempo, perché si stanno attendendo alcuni risultati analitici e il progetto d’intervento è stato elaborato.


GLI INTERVENTI
È l’aggiornamento del cronoprogramma per rimettere a nuovo le spiagge di Lignano e Grado che arriva dall’assessorato regionale all’Ambiente, secondo la tabella di marcia che è stata stilata lo scorso novembre, quando la Regione ha deciso di mettere a disposizione 8,7 milioni per la messa in sicurezza dei canali navigabili e per il ripascimento degli arenili delle due località balneari pesantemente rovinati dalle mareggiate degli inizi di novembre. Nello specifico, il Comune di Grado ha quantificato danni per 4,5 milioni e quello di Lignano per poco meno. La Regione, oltre ad aver impegnato una somma importante ha deciso di mettere a disposizione i propri uffici tecnici per coordinare al meglio dell’ attività di progettazione e realizzazione dei lavori. A Lignano, i lavori che prendono avvio riguardano i primi due milioni destinati al centro friulano. In parallelo a questo avvio di cantiere è stata bandita la gara per ulteriori lavori di dragaggio dei canali di Lignano e della foce del Tagliamento. A dare ulteriore energia affinché il litorale del Friuli Venezia Giulia giunga preparato all’appuntamento con la stagione estiva, il fatto che quest’anno le sabbie accumulate nell’area di Lignano hanno un’ottima qualità e ciò consentirà un ulteriore apporto di circa 70mila metri quadri di sabbia sulle spiagge. L’avvio di stagione è previsto ai primi di maggio e, quindi, restano due mesi per attuare praticamente tutto ciò che è stato progettato per il riassetto del lungomare. «La Regione sta lavorando con massima dedizione per garantire la regolarità della stagione turistica delle nostre località balneari dopo le straordinarie mareggiate di novembre – assicura l’assessore regionale all’Ambiente, Fabio Scoccimarro -, ma va ribadito anche l’impegno per programmare le opere future di difesa delle coste del Friuli Venezia Giulia, affinché lo straordinario diventi ordinario».


LA VISIONE FUTURA
In sostanza, l’obiettivo è attrezzare sempre più il territorio affinché sia in grado di affrontare al meglio possibile gli eventi estremi sempre più frequenti che si verificano e che manifestano un cambiamento climatico in corso. Come hanno ormai più volte evidenziato gli esperti, anche in occasione di recenti summit svoltisi in regione, i territori si trovano a rispondere a questi fenomeni con un’organizzazione e con infrastrutture che sono state progettate e realizzate non prevedendo simili scenari che, ovviamente, sono inediti. Da qui, la cruciale strategia delle istituzioni, affinché il post evento non si riduca alla conta dei danni e al ripristino, ma progetti e realizzi interventi nell’ottica della prevenzione. Come per altro in Friuli Venezia Giulia si è imparato a fare almeno dalla disastrosa alluvione del 2003 in Valcanale Canal del Ferro, che ha “fatto scuola” per irrobustire anche altri territori. L’idea della portata dei lavori che saranno in corso da qui alle prossime settimane a Grado e Marano la danno alcuni numeri che l’assessore Scoccimarro già alla prima rilevazione dei danni aveva riassunto così «In entrambe le località vanno realizzate opere di dragaggio e ripascimento che riguardano oltre 150mila metri quadri di sabbia, dobbiamo cioè attuare interventi che riguardano il triplo dei volumi che si mobilitano ordinariamente ogni anno».

Ultimo aggiornamento: 10:55 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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