CAORLE - Investito dall'esplosione della caldaia, grave un operaio di Bibione. È ricoverato al centro grandi ustionati di Verona in gravi condizioni F.M, 41 anni, che ieri pomeriggio è rimasto ferito in una cantiere a Porto Santa Margherita di Caorle.
LE FERITE
Nel botto il bibionese è rimasto investito dall'acqua bollente al viso, alle braccia e alle mani. Le urla sono state udite dalle altre persone che erano li vicino. Il personale sanitario, arrivato sul posto, ha trovato il 41enne cosciente nonostante le gravi ustioni. Ha deciso quindi di sedarlo per cercare di lenire i dolori provocati dalle ferite. Trasferito in elicottero, l' operaio è stato appunto inizialmente portato all'ospedale di Mestre. I medici hanno riscontrato ustioni di secondo grado per cui si è deciso per l'immediato trasferimento in un ospedale specializzato. Sempre con l'ausilio dell'elicottero il paziente è stato portato d'urgenza all'ospedale di Verona dove è stato ricoverato con prognosi riservata. I vigili del fuoco hanno messo in sicurezza l'area mentre i tecnici dello Spisal, con l' ausilio dei carabinieri, hanno avviato le indagini di rito per fare piena chiarezza sulla causa dell'incidente. Toccherà loro capire e accertare se siano state usate tutte le procedure di sicurezza previste nel cantiere. Al vaglio la stessa caldaia per appurare il motivo dell'improvvisa esplosione. Si tratterebbe comunque di investimento di acqua bollente e non di prodotti infiammabili. Tutto potrebbe essere stato causato da un malfunzionamento o da un errore nell'allacciamento. Lo stanno verificando gli investigatori dello Spisal.