Jesolo. Concessioni balneari, un mega stabilimento diviso in più settori: il modello di gestione della cordata con Mr Geox

Sabato 2 Marzo 2024 di Giuseppe Babbo
Concessioni balneari, un mega stabilimento diviso in più settori: il modello di gestione della cordata con Mr Geox

JESOLO - Un "mega" stabilimento balneare diviso in più settori. Tre nel caso specifico. È il modello di gestione della spiaggia prospettato nell'incontro organizzato dalla Cbc srl, la cordata formata da Mr Geox Mario Moretti Polegato, la famiglia di albergatori Menazza e da Alessandro Berton, imprenditore e presidente regionale di Unionmare.

La stessa società si è aggiudicata l'Umg5, l'Unità minima di gestione compresa tra piazza Brescia e piazza Mazzini e dopo giorni di tensioni, accuse e polemiche, ieri pomeriggio ha organizzato al Palazzo del Turismo un incontro distensivo con i concessionari uscenti per trovare un accordo nell'interesse di tutti.

Il dibattito

Lungo, forse anche oltre le aspettative, il dibattito a porte chiuse, iniziato alle 16 in punto e terminato dopo le 19. Una sessantina i presenti, in rappresentanza di altrettante strutture alberghiere, da quelle fronte mare a quelle di seconda e terza fascia. Ma c'erano anche i rappresentanti dei tre stabilimenti balneari uscenti, i presidenti delle associazioni di categoria e ancora Massimiliano Schiavon, presidente regionale di Federalberghi. Acceso il dibattito, avvenuto in modo schietto ma senza polemiche. Il tutto in una giornata in cui in città è rimbalzata anche la notizia arrivata da Rimini, dove l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha bacchettato il Comune romagnolo per aver prorogato le attuali concessioni fino al prossimo 31 dicembre, ma senza aver avviato gare o percorsi di evidenza pubblica. Di fatto l'esatto contrario di quanto fatto da Jesolo. Una circostanza che ieri è stata evidenziata anche durante la riunione al Palazzo del turismo, dove i presenti hanno difeso la legge regionale 33. Mancava Mr Geox, ma i rappresentanti della Cbc srl hanno illustrato il senso del loro progetto e come sarà la spiaggia del futuro, con servizi all'avanguardia, zone lusso e nuove attrezzature. In più è stato ribadito come le porte della società siano aperte a tutti, offrendo a tutti i soggetti presenti in questa Umg la possibilità di partecipare, in quote variabili e sostenibili, al progetto di ammodernamento che ammonta a circa 7,8 milioni di euro i cui primi effetti peraltro potrebbero già vedersi per la stagione 2024. Diverse le domande tecniche (soprattutto su come avverrà il servizio a livello pratico), ma anche gli interventi tra i quali va segnalato quello di Alessandro Peruch, ex presidente regionale di Federalberghi ma anche decano e grande saggio tra gli albergatori locali. Le sue sono state parole dal grande impatto, durante il quale ha ripercorso le vicende degli ultimi mesi, ricordando come per molto tempo i timori fossero quelli dell'arrivo delle multinazionali e di come invece lo scontro sia avvenuto tutto internamente, ribadendo poi la necessità di saper guardare al futuro. All'uscita nessun commento, ma sullo sfondo rimane la possibilità di dar vita ad un nuovo modello di gestione della spiaggia, sull'esempio di quanto fatto già da alcuni anni a Bibione. E sulla spinta dell'avviato (e forse ritrovato) dialogo, già dai prossimi giorni sembra ci potrebbero essere anche le prime adesioni ad un modello che potrebbe diventare un modello da replicare. Dal Comune, per il momento, nessun commento, nemmeno dalla notizie arrivate da Rimini. A continuare, serrato, è il lavoro della commissione tecnica che valuterà i progetti per le altre Umg.

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