PORTOGRUARO (VENEZIA) - Lavoratori in nero, la scoperta dei finanzieri di Portogruaro: individuata una società gestita da soggetti di nazionalità albanese, connotata da gravi indici di pericolosità fiscale ed economica. E dal conseguente controllo per verificare la corretta assunzione e gestione del personale dipendente, impiegato sia in numerosi cantieri in Friuli Venezia Giulia ma anche presso committenti esteri, è emerso che la società utilizzava da mesi 14 lavoratori dipendenti extracomunitari (pakistani, afghani, tunisini ed albanesi) completamente in nero.
In relazione alle circostanze riscontrate, il legale rappresentante della società è stato diffidato a sanare tutte le irregolarità riscontrate ed a pagare, oltre i tributi dovuti, una sanzione totale che, già in misura minima, ammonta a circa 130.000,00 euro.
I controlli volti alla prevenzione e alla repressione di tutte le forme illecite in materia giuslavoristica, hanno visto impiegata anche la Compagnia di San Donà di Piave, con numerose attività ispettive presso aziende del territorio di competenza: il reparto, proprio di recente, ha individuato, in occasione di un controllo di una ditta Ceggia (Venezia), altri tre lavoratori, completamente in nero.
Più in generale, i Reparti dipendenti dal Comando Provinciale della Guardia di Venezia, da inizio anno, hanno eseguito più di 130 interventi in materia di lavoro nero, individuando 58 lavoratori completamente in nero e 70 lavoratori irregolari. I datori di lavoro verbalizzati per utilizzo di manodopera irregolare o in nero, da inizio anno, sono 38.