Biennale, il governo designa Buttafuoco presidente, Speranzon (Fdi): «Espugnato feudo della sinistra». Brugnaro: «Benvenuto»

Giovedì 26 Ottobre 2023
Biennale, il governo designa Buttafuoco presidente, Speranzon (Fdi): «Espugnato feudo della sinistra». Brugnaro: «Benvenuto»

VENEZIA - «Con la designazione da parte del ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, di Pietrangelo Buttafuoco come presidente della Fondazione La Biennale di Venezia è stato infranto un altro tetto di cristallo». Lo annuncia in una nota Raffaele Speranzon, vicecapogruppo vicario dei senatori di Fratelli d'Italia. «Spesso - prosegue Speranzon - la Fondazione La Biennale è stata considerata dalla sinistra un feudo in cui collocare amici e accoliti.

Buttafuoco, finalmente, afferma un cambio di passo che il governo Meloni vuole imprimere in ogni sede culturale e sociale della nazione: solo personalità scelte per lo spessore, la competenza e l'autorevolezza. A Buttafuoco vanno le mie vive congratulazioni ed i miei migliori auguri di buon lavoro», conclude.

Il sindaco Brugnaro: «Benvenuto Pierangelo»

Il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro: «Con il Presidente Roberto Cicutto proseguiremo fino a marzo 2024 il lavoro per garantire a La Biennale e alle sue prestigiose attività un livello internazionale di eccellenza. Un impegno che ci ha visto sempre collaborare e sviluppare importanti progetti che hanno contribuito a fare di Venezia, nell’accezione metropolitana, un luogo proiettato verso il futuro, con particolare attenzione alle giovani generazioni. Ci sarà l’occasione per ringraziarlo pubblicamente per l’energia e la passione profusa. A Pierangelo Buttafuoco, in attesa di incontrarlo per conoscerlo personalmente, do il benvenuto a Venezia a nome mio personale e di tutta la Città. Il Ministro Sangiuliano gli ha affidato un ruolo importante, data la sua grande esperienza professionale in ambito culturale. Mi confronterò con lui su come sviluppare ulteriormente le attività della Fondazione La Biennale».

Luca Zaia

«Ringrazio il ministro Gennaro Sangiuliano per la nomina e la grande attenzione rivolta alla Fondazione e a tutti i temi che riguardano Venezia. La presidenza è una carica importante nel guidare e sostenere la Biennale, soprattutto per il ruolo lungimirante di promozione dell'arte e della cultura in ambiti ancora non percorsi, fedele al mandato storico di un ente come questo». Così, in una nota, il presidente del Veneto Luca Zaia, si felicita per la designazione di Pietrangelo Buttafuoco a presidente della Fondazione La Biennale di Venezia. «Con l'occasione - aggiunge Zaia - non si può non esprimere un profondo ringraziamento al presidente uscente Roberto Cicutto per l'importante collaborazione istituzionale e l'ottimo lavoro svolto che ha reso la Biennale una macchina imbattibile nell'anticipare tutte le novità e innovazioni nel campo culturale internazionale», conclude. 

Il Pd

«Le parole di Speranzon sulla nomina di Buttafuoco a presidente della Fondazione Biennale di Venezia fanno emergere una visione agghiacciante di come la destra concepisce le istituzioni culturali del nostro paese. Dopo l'attacco senza ritegno al direttore del Museo Egizio, ora si gioisce per aver "conquistato un feudo", rivendicando addirittura una lottizzazione becera su basi politiche che preoccupa molto. Quello che più è allarmante è che si mette in discussione il lavoro di un ente, come la Biennale, il cui unico fine deve essere quello di curare al meglio la propria offerta espositiva e non certo far contenti Fratelli d'Italia». Lo dichiara Rachele Scarpa, deputata Pd del collegio Venezia-Treviso-Belluno.  «La Biennale è la più importante istituzione culturale del Paese, il suo profilo di autonomia e indipendenza va tutelato e valorizzato. Vale la pena ricordarlo in questo momento in cui esponenti della destra esultano per la nomina della nuova guida dell'istituzione». Lo afferma il senatore Andrea Martella, segretario del Partito democratico del Veneto «Esprimo un sincero ringraziamento per il lavoro svolto al presidente uscente, Roberto Cicutto. I risultati ottenuti, il prestigio internazionale raggiunto e la capacità innovativa sviluppata in questi anni costituiscono un lascito importante. La speranza è che ci sia in futuro la capacità di equipararli e di superarli perché la Biennale è un patrimonio culturale dell'Italia e non appartiene alle maggioranze politiche di turno», conclude.

L'affondo della Cgil

«Il Governo continua ad affermare la propria visione del nostro Paese come un tabellone del Risiko, in cui le nomine sono funzionali alla conquista dei vertici delle istituzioni, anche culturali». Lo dichiara Daniele Giordano, segretario generale della Cgil di Venezia. «Ci preoccupa - prosegue - la spregiudicatezza con cui, anziché entrare nel merito delle questioni, si preferisce ridurre tutto a un campo di battaglia inesistente. Particolarmente gravi sono le parole del senatore Speranzon, che denuncia la propria assoluta assenza di decoro istituzionale celebrando la conquista di un 'feudo della sinistrà. La Biennale è una delle più importanti istituzioni culturali del mondo, con un enorme rilevanza internazionale e un altrettanto grande impatto sul territorio metropolitano di Venezia. È agghiacciante pensare che venga esplicitamente inserita in un progetto per controllare "ogni sede culturale e sociale della nazione". Come Cgil vorremmo che si parlasse della nostra industria culturale, di quale ruolo può assumere la Biennale in questo senso e di come da Venezia possa partire un nuovo progetto che mette al centro la produzione culturale e il rispetto dei diritti di chi lavora. Nel merito della designazione di Buttafuoco - conclude Giordano - attendiamo che sia effettiva, poi valuteremo i progetti e le proposte. Chiederemo, appena possibile, un confronto, perché la Biennale può essere il capofila per attuare quella piattaforma cultura della città che abbiamo lanciato alla presenza del segretario generale Maurizio Landini». 

Ultimo aggiornamento: 15:31 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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