SAN DONÀ DI PIAVE - «Villa sequestra al boss Silvano Maritan: se ne faccia uso sociale». L'invito è della consigliera comunale del Pd Francesca Zottis e di Stella Bincoletto, coordinatrice provinciale di Avviso Pubblico Venezia e consigliera comunale di Noventa, in merito alla futura destinazione dell'immobile di via Ballian dopo che il provvedimento dei Carabinieri del Ros e dei Finanzieri del Gico di Venezia nei giorni scorsi è stato notificato a Maritan, attualmente agli arresti domiciliari.
«Spero che la villa venga destinata ad un uso sociale commenta Zottis - nel segno di un riscatto e per seminare nuovi anticorpi contro l'illegalità.
IL SINDACO
«Il sequestro è un provvedimento cautelare temporaneo finalizzato alla confisca - precisa il sindaco Alberto Teso -. La confisca sottrae la proprietà al condannato per trasferirla allo Stato. In questo caso il bene passa al patrimonio statale e quindi all'Autorità nazionale per la gestione dei beni confiscati alla criminalità. Con questo ente ci siamo già relazionati per la gestione degli immobili assegnati al Comune, su cui lavoriamo da tempo. In caso di confisca sarà nostra cura intervenire nel procedimento».
Teso, infatti, ha chiesto che gli immobili già sottratti alla criminalità siano messi in affitto. Si tratta di tre case, due appartamenti in via Aquileia e corso Trentin, cinque garage in centro e in periferia, un ufficio, dal 2022 parte del patrimonio comunale. Il sindaco ha chiesto di metterli in locazione. I beni sequestrati, infatti, non possono essere venduti, ma vanno destinati a finalità sociali e per il Comune talvolta risulta più semplice metterli in locazione. «In febbraio ci hanno autorizzato sia alla locazione libera con destinazione del ricavato ad attività sociali, sia a disporre di alcuni dei beni utilizzabili in favore di enti no-profit spiega Teso - Per gli immobili che hanno bisogno di manutenzione stiamo lavorando per renderli disponibili sul mercato: per un appartamento abbiamo stanziato 30mila euro per le manutenzioni».