«Uno sfregio all'arte e all'economia»

Giovedì 27 Maggio 2021
«Uno sfregio all'arte e all'economia»
BATTAGLIA TERME
Battaglia Terme, nomen omen, un nome che è un presagio. Una battaglia che non immaginava Sergio Cervellin, acquistando nel 2015 il maestoso Castello del Catajo. Dopo una ristrutturazione impegnativa, l'entrata in battaglia, quella vera, fatta di udienze, ricorsi, sentenze. Il complesso cinquecentesco eretto a vessillo di un territorio che dal 2017 adotta ogni difesa possibile in uno scontro che si avvicina ai colpi finali. L'8 giugno si terrà l'udienza del Consiglio di Stato sul ricorso che la società Deda ha intentato contro l'opposizione del vincolo di inedificabilità nell'area di Due Carrare, di fronte al castello, dove si ipotizzava la realizzazione di un centro commerciale di 433mila metri cubi, lungo 300 metri e alto 16. Un'ipotesi che sono in molte associazioni a scongiurare, unendo sotto un'unica bandiera realtà non sempre a braccetto, dalle sigle di commercianti ai gruppi ambientalisti.
LE MOTIVAZIONI
«Questo perché il Catajo si è reso simbolo di un'azione dannosa su più fronti spiega il padrone di casa. - Quello turistico e paesaggistico di sua stretta pertinenza, ma anche della rovina nella quale si condurrebbe la microeconomia locale. In entrambi i casi, una ferita insanabile perché, come tutte le mode che passano, anche questa dei centri commerciali inizia a vacillare». A promuovere la riflessione è il comitato La Nostra Terra, che ha raccolto le associazioni con un obiettivo comune: difendere l'intervento ministeriale e la sentenza già espressa dal Tar sul vincolo di tutela del Catajo emanata dalla Soprintendenza. Così, si sono esposti per la causa gli onorevoli Silvia Benedetti e Alessandro Zan, ma anche i consiglieri regionali Arturo Lorenzoni ed Elena Ostanel. «Nonostante l'obbligo previsto nel 2004 dal Codice dei beni culturali, il Veneto ad oggi non ha un piano paesaggistico ha ribadito Ostanel - uno strumento indispensabile per tutelare le emergenze architettoniche e le aree di pregio». A preoccuparla vi è il fatto che il Veneto sia la regione dal maggior consumo di suolo. «Non è di un centro commerciale che abbiamo bisogno tuona il primo cittadino di Battaglia Terme, Massimo Momolo - Un posto di lavoro nella grande distribuzione corrisponde alla perdita di quattro nel commercio di prossimità. Questa reggia dei Colli Euganei e la vicina villa Mincana sono eccellenze architettoniche che non possono essere oscurate da questo scempio figlio degli anni'90». Di uguale parere Riccardo Mortandello, sindaco della confinante città turistica di Montegrotto Terme: «Le nostre invettive devono essere propedeutiche ad un commercio alternativo come modello di sviluppo, rispetto a quello proposto da realtà che qui hanno già lasciato decine di capannoni sfitti».
IL SOSTEGNO
Ad approvare questa presa di posizione è Legambiente, ma anche Italia nostra, il comitato Lasciateci respirare e l'azienda Salvan, simbolo dell'enoturismo. Dello stesso avviso sono Ascom, Confesercenti e Cia che auspicano si dia un segnale forte, nazionale, che diventi giurisprudenza. Ad accogliere tutti con il suo vincolo, il castello, ancora una volta fortezza a difesa di tutto il territorio.
Iris Rocca
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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