Vannacci: «Disabili in classi separate». Giorgetti: «Non condivido, non è della Lega». Le critiche della Cei

Le parole del generale scelto da Salvini per le elezioni europee hanno scatenato numerose reazioni

Sabato 27 Aprile 2024
Vannacci: «Classi separate per aiutare gli alunni bravi e i disabili». Lega divisa, critiche anche da Cei, Fdi e Forza Italia

Dalle classi per disabili a Benito Mussolini «statista», fino agli italiani che «hanno la pelle bianca». L'intervista rilasciata alla Stampa dal generale, Roberto Vannacci, fresco di candidatura con la Lega, esplode nel weekend scelto da Fratelli d'Italia per lanciare la sfida delle europee.

E finisce per rubare la scena.

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«La destra ora propone classi separate per disabili. Poi cosa? Mettiamo loro una fascia al braccio?", accusa il Pd. Il disagio è palpabile, sia dentro il partito di Matteo Salvini, sia tra i suoi alleati. Il ministro dell'Istruzione, Giuseppe Valditara, deve ricordare le politiche concrete messe in campo per l'inclusione dei disabili. Il titolare dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, fa notare come Vannacci non sia della Lega: le sue posizioni? «Non condivido», risponde tranchant.

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Le polemiche

«Elucubrazioni da Capitan Fracassa di cui non si sentiva proprio il bisogno», sferza l'azzurro Paolo Barelli. Così, dopo ore di polemiche, interviene sui social il diretto interessato: «Il titolo snatura completamente le mie parole con cui asserisco con vigore che i disabili hanno bisogno di attenzioni peculiari e aiuti supplementari e non che vanno separati. La campagna elettorale è iniziata!". Un post cancellato poco dopo e rimpiazzato con la frase :«Gli articoli vanno letti senza fermarsi ai titoli».

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Le posizioni all'interno della Lega

La Lega, che già deve fronteggiare malcontenti interni per la candidatura del generale, prova ad arginare: Vannacci "è un candidato indipendente che potrà portare il proprio contributo e raccogliere voti di opinione fuori dal tradizionale bacino» del partito. Nelle «liste, competitive e di alto valore» chiuse da Matteo Salvini «non mancano leghisti doc, europarlamentari uscenti ed esponenti della società civile», rimarcano fonti di via Bellerio. Che, tuttavia, non entrano nel merito delle osservazioni del generale. Ma, l'imbarazzo di diversi esponenti leghisti è palese. «Non condivido nulla di ciò che ha detto, si commenta da solo», dice a microfoni spenti un parlamentare. Mentre un altro fa notare: «Le sue posizioni sono note. Tanta eco mediatica per lui, e dunque per la Lega, è un favore».

Le reazioni

«Siamo agli antipodi», dice da Pescara il ministro dello Sport Andrea Abodi. «Per favorire l'integrazione è bene che ci sia una mescolanza e che le persone siano abituate a stare anche con chi ha delle diversità", gli fa eco la responsabile della Famiglia, Eugenia Roccella. Mentre il capogruppo di FdI alla Camera, Tommaso Foti, e la titolare del Turismo, Daniela Santanchè, non commentano ma prendono le distanze. Per Fratelli d'Italia sono fonte di imbarazzo anche le esternazioni del generale su Mussolini «statista», fatte proprio nei giorni in cui l'opposizioni chiede a Giorgia Meloni un'abiura più netta del fascismo, come quella compiuta a suo tempo dal leader della destra italiana Gianfranco Fini. Ma è, senza dubbio, il tema della disabilità quello più controverso: «Queste affermazioni ci riportano ai periodi più bui della nostra storia», commenta il vicepresidente della Conferenza episcopale italiana, monsignor Francesco Savino. Così, deve intervenire il ministro dell'Istruzione, Giuseppe Valditara, che, pur non citando mai l'intervista, ricorda gli interventi messi in campo sul fronte della disabilità: dagli oltre «13mila docenti di sostegno assunti a settembre» all' «obbligo per i docenti di sostegno assunti in ruolo di rimanere per tre anni sulla cattedra».

Le opposizioni

Le opposizioni insorgono. Secondo Benedetto Della Vedova di Più Europa «i deliri fascistoidi e reazionari di Vannacci qualificano non solo la Lega ma anche il centrodestra». «Riecheggiano concetti in voga durante un periodo storico chiamato nazismo», rincara la dose la coordinatrice di Iv, Raffaella Paita. Il M5s esprime preoccupazione per voce del vicepresidente della Camera Sergio Costa e della responsabile diritti, Alessandra Maiorino, secondo cui alla fine «il giudizio più severo arriverà" dalla base della Lega. Mentre il responsabile diritti del Pd, Alessandro Zan, tira giù un elenco: «La segregazione per le persone con disabilità. L'etnia come elemento qualificante. La visibilità delle persone Lgbtqia+ come colpa. Mussolini come statista. Dobbiamo fermarli».

La Cei: «Torniamo a anni bui della storia»

«Pur nel rispetto di ogni opinione e di ogni scelta politica qui è in gioco una visione culturale della vita. Queste affermazioni ci riportano ai periodi più bui della nostra storia. Mi permetto di dire, con Papa Francesco, che l'inclusione è segno di civiltà". Così il vicepresidente della Conferenza episcopale italiana, mons. Francesco Savino, commenta con l'ANSA le affermazioni del generale Roberto Vannacci secondo il quale occorrerebbe organizzare classi di scuola apposite per i ragazzi disabili. Per il vescovo di Cassano all'Jonio «la differenza non è un problema ma una risorsa».

 

Foti (Fdi): «Non commento ciò che non condivido»

«Ognuno risponde di ciò che dice. Non commento ciò che non condivido. Noi la posizione netta la prendiamo sulle cose che diciamo, tutto ciò che non ci appartiene è escluso». Così il capogruppo di Fdi alla Camera, Tommaso Foti, sulla proposta del generale Vannacci sulle classi separate per disabili. «Noi ci preoccupiamo di fornire agli italiani le migliori candidature possibili perché grazie anche, e soprattutto, alle attività di governo di Giorgia Meloni l'Italia cambi questa Europa. La conferenza programmatica del partito ha dimostrato a tutti che qui, al di là del fatto che FdI può vantare un fuoriclasse come Giorgia Meloni, c'è una classe dirigente capace di rapportarsi, di confrontarsi, di produrre idee per l'Italia e per l'Europa», conclude.

Roccella: «Mescolanza favorisce integrazione»

«Per quanto riguarda le classi miste, noi abbiamo sui disabili la stessa posizione che su Pioltello, cioè per favorire l'integrazione è bene che ci sia una mescolanza e che le persone siano abituate a stare anche con chi ha delle diversità". Così la ministra per la Famiglia, Eugenia Roccella, a margine della conferenza programmatica di FdI in corso a Pescara commenta le parole del generale Vannacci sulle classi separate per gli alunni disabili. La candidatura di Vannacci alle Europee "è delle Lega prima di tutto - aggiunge -, e comunque ognuno è libero di candidarsi, è fondamentale che ci siano componenti diverse in ogni schieramento».

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Ultimo aggiornamento: 23:53 © RIPRODUZIONE RISERVATA