Serena Bortone e il caso Scurati, cosa rischia la conduttrice? Dal post su Instagram alla «richiesta di chiarimenti» della Rai

Il post della giornalista sui social sotto accusa

Giovedì 9 Maggio 2024
Serena Bortone cosa rischia per il caso Scurati? Dal post sulla “censura” del monologo della giornalista alla «richiesta di chiarimenti» della Rai

Mentre Serena Bortone qualche giorno fa si diceva «tranquilla sul caso Scurati» a Verissimo, ieri dopo due settimane dalla nascita della polemica per la mancata partecipazione dello scrittore a 'Chesarà...' su Rai3, arrivano le prime decisioni aziendali e riguardano proprio la conduttrice del programma, che ha denunciato il caso sui social. L'amministratore delegato della Rai, Roberto Sergio, ha annunciato una «richiesta di chiarimenti» nei confronti della giornalista Serena Bortone. «Nessun provvedimento disciplinare» specifica l'Ad. 

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Serena Bortone, la decisione della Rai

«Alla giornalista Serena Bortone è stata inviata da parte dell'Azienda una contestazione, così come avvenuto in altri analoghi casi, per il post pubblicato sui suoi profili social alle 8.30 del sabato 20 aprile in violazione della normativa che vieta ad ogni lavoratore Rai subordinato o autonomo di rilasciare dichiarazioni pubbliche o comunque rese in contesti pubblici quali i social network su attività, notizie e fatti aziendali».

Specifica l'Ad Rai, Roberto Sergio, aggiungendo: «In attesa delle controdeduzioni, si precisa che si tratta di un atto dovuto, puramente gestionale e di esclusiva competenza dell'Ad».

«La Rai ha inviato quindi una lettera di contestazione disciplinare a Serena Bortone in riferimento al post pubblicato dalla giornalista sui propri profili social il 20 aprile in merito alla vicenda Scurati. Come da prassi nella contestazione si chiedono alla giornalista eventuali giustificazioni e chiarimenti». Lo rende noto l'azienda di viale Mazzini.

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La spiegazione

A Scurati, precisa Sergio che «non è stata vietata la partecipazione dell'ospite o la lettura del monologo, che poi è stato rappresentato dalla signora Bortone in trasmissione». È stato invece lo scrittore a decidere di non prendere più parte alla trasmissione. Mentre il suo compenso era previsto «a titolo gratuito». Perché «interessato a un periodo di promozione di una graphic novel prenotabile dal 19 aprile e di una fiction tratta dalla sua opera». Ecco perché spiega l'ad della Rai non c'è stata alcuna censura. E perché Viale Mazzini ha inviato una lettera di contestazione a Serena Bortone: è stato a causa del post pubblicato sui social «in violazione della normativa della policy aziendale: ci sono regole che devono essere rispettate da tutti i dipendenti».

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La vicenda, secondo Sergio, ha comunque creato «un danno reputazionale, con un’accusa di censura inesistente». Dall'ad anche la denuncia di «un accanimento distruttivo» di cui è vittima la Rai.

Quindi in pratica Bortone è sotto accusa per il post su Instagram in cui diceva che l’intervento di Scurati sul 25 aprile era stato «annullato dalla Rai». Ecco perché la giornalista rischia di pagare la «scorrettezza», interpretata come un «danno d’immagine» all’azienda. Nel frattempo l'Unione Sindacale Giornalisti Rai (Usigrai) ha espresso solidarietà a Bortone. 

Ultimo aggiornamento: 11 Maggio, 10:24 © RIPRODUZIONE RISERVATA