Roma, mense scolastiche evase: buco da 1,5 milioni di euro nelle casse del Comune

Sono circa 50mila le famiglie romane che riceveranno una lettera di sollecito

Mercoledì 6 Dicembre 2023 di Giampiero Valenza
Roma, mense scolastiche evase: buco da 1,5 milioni di euro nelle casse del Comune

Cinquantamila famiglie romane stanno per ricevere una lettera perché hanno una pendenza con il Campidoglio. Un conto da regolare e che riguarda i loro ragazzi: non hanno pagato le rette delle mense scolastiche e devono mettersi in pari.

Un debito che qualcuno stima tra un milione e mezzo di euro e due milioni. Ma si tratterebbe di analisi ancora troppo provvisorie: le cifre potrebbero essere riviste al rialzo.

In pratica, i genitori devono sanare la loro situazione per debiti pregressi che sono stati anticipati dal Comune per cercare di far quadrare i conti e dare ai concessionari quanto dovuto per l'erogazione dei servizi e che tutti i giorni contribuiscono alla normale vita della comunità scolastica capitolina. Una situazione che l'assessorato al Bilancio ha voluto affrontare facendo una fotografia precisa sull'accertamento. Ed è qui, spulciando tutte le posizioni, che si è reso conto della situazione. Gli uffici capitolini stanno ancora definendo i numeri totali, ma sta di fatto che si è deciso di mettere un punto con le posizioni debitorie senza avviare subito le cartelle esattoriali ma chiedendo quanto dovuto in modo bonario.

Nicola Mattera, direttore della direzione di gestione dei procedimenti connessi alle entrate fiscali del Campidoglio, ha illustrato i dati nel corso di una Commissione congiunta Scuola e Bilancio. Un dato è certo: per ora c'è il 18% in più del riscosso nell'ultimo anno (il periodo preso a riferimento è quello tra gennaio e settembre del 2022 in confronto allo stesso del 2023) e che ha portato nelle casse capitoline 5,5 milioni di euro. Tra gennaio e settembre 2022 erano arrivati 23 milioni e 200 mila euro. Ora (sempre tra gennaio e settembre, ma del 2023), la cifra è salita a quota 28,7 milioni. Segno che nell'accertamento qualcosa in più è stato fatto e che le famiglie romane hanno comunque intenzione di avere meno debiti per i loro ragazzi.
Quasi l'80% dei romani, comunque, è regolare a pagare la mensa (il 78,35% quest'anno, con numeri in aumento). Su base municipale, però, ci sono alcune criticità: il riscosso nel municipio XII è al 40%, nel VII è al 42% nel XV è al 58%, nel II al 62%. Una raccomandazione è a provvedere a migliorare questi numeri è già partita verso le presidenze del XII e del VII.

IL MIGLIORAMENTO

«Il dato di incasso rispetto all'anno scorso è in netto miglioramento - ha commentato Mattera - Per la refezione scolastica al 30 settembre c'è stato un aumento del 18% dei pagamenti rispetto allo scorso anno».

Proprio in questi giorni, secondo quanto detto dal dirigente, partiranno le lettere senza sanzioni o atti esecutivi. «Invitiamo le famiglie a regolarizzarsi», ha aggiunto. «Diamo un termine utile per mettere a posto queste questioni sospese. Per chi non regolarizzerà saranno avviati gli accertamenti con la maggiorazione - ha sottolineato ai componenti delle due commissioni - Mettere in campo un'operazione del genere non è stata cosa facile. Le lettere partiranno questo fine settimana».
Situazione migliore rispetto alla mensa, invece, la vivono le quote del trasporto scolastico. «Abbiamo un dato in leggerissima flessione, meno dell'un per cento rispetto all'anno scorso», ha precisato il dirigente. E per quanto riguarda le rette dei nidi, le criticità sono solo su due municipi: il VII (dove l'incasso è al 48%) e il XII (con una media del 59%), numeri ben al di sotto della media di incasso generale di Roma Capitale, aumentata dall'85 al 90%.
 

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