Dall'ergastolo a 24 anni di reclusione. I fratelli Marco e Gabriele Bianchi hanno ottenuto uno sconto di pena per l'omicidio di Willy Monteiro Duarte perché i giudici della Corte d'assise d'appello di Roma hanno riformato la sentenza di primo grado, riconoscendo loro le attenuanti generiche.
IL LEGALE DI PARTE CIVILE
«Sulla riduzione di pena con la concessione delle attenuanti generiche era una delle previsioni che mi ero permesso di fare, in quanto obiettivamente i fatti si sono svolti in una modalità tale da non consentire un distinguo così netto fra i due protagonisti Bianchi e gli altri due protagonisti Pincarelli e Belleggia ai quali già erano state concesse le attenuanti generiche, quindi una decisione che io ritengo processualmente ineccepibile», ha spiegato l'avvocato Domenico Marzi, legale della madre di Willy. «Desidero esprimere apprezzamento per una sentenza della corte d'appello che arriva a neanche tre anni dal fatto che dimostra che l'amministrazione della giustizia in questa vicenda ha funzionato perfettamente», ha concluso.
GLI AVVOCATI DI GABRIELE BIANCHI
«Non ci convince la qualificazione giuridica data ai fatti che secondo noi andava inquadrata nell'omicidio preterintenzionale, c'erano tutti gli elementi per ritenerlo configurabile. Ora dobbiamo attendere il deposito delle motivazioni per capire come spiegano questa decisione - ha commentato l'avvocato Ippolita Naso, che assieme a Valerio Spigarelli, difende Gabriele Bianchi - Andremo in Cassazione anche perché il fatto è lo stesso e identico per tutti e invece ancora rimane una diversità di trattamento sanzionatorio per tutti gli imputati». «Crediamo che questa decisione sia sbagliata, riconoscendo l'omicidio volontario e non derubricando. Pensiamo ci siano anche molte altre questioni che la Cassazione saprà valutare. Per adesso quello che è successo è una degradazione della pena, ma non è quello che chiedevamo. Chiedevamo il coretto inquadramento dei fatti. Scontato il ricorso in Cassazione», aggiunge l'avvocato Spigarelli.