Armato di siringa ha seminato il panico in una tabaccheria in zona San Basilio, alla periferia est della Capitale.
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La rapina
L’imputato, giacca a vento e cuffia calata in testa, è entrato concitato nel bar stringendo tra le mani una siringa. All’interno dell’arma un liquido - attualmente non identificato - ha minacciato di utilizzarla per spruzzare il contenuto addosso all’esercente o, ancor peggio, di pungerlo. Le intenzioni sono state chiare fin da subito: l’imputato voleva i soldi. Ma è mattina presto e la cassa era pressoché vuota. L’uomo non voleva andare via, così la vittima gli ha allungato una banconota da 20 euro. Messo alle strette - e in mancanza di altro denaro – l’imputato è fuggito. Solo a quel punto il commerciante ha chiamato il commissariato di San Basilio. Gli agenti non ci hanno impiegato molto a individuare l’uomo, già noto per una lunga serie di precedenti penali. Ieri mattina, davanti al collegio presieduto dalla giudice Maria Bonaventura, per l’imputato è stata disposta la misura cautelare del carcere in attesa del processo previsto per l’inizio di aprile.