Trecento anni fa nasceva, il 4 ottobre 1720, Giovanni Battista Piranesi, incisore geniale e architetto visionario al quale si deve il rinnovo anche della chiesa di Santa Maria all'Aventino, all’interno del complesso extraterritoriale in cui ha sede il Sovrano Ordine di Malta. Si tratta di una delle più antiche chiese di Roma. In questa chiesa è sepolto l'artista veneto.
La chiesa venne restaurata nel Cinquecento anche se poi cambiò volto nel 1764 quando il cardinale Giovanni Battista Rezzonico, Gran Priore dell’Ordine, e nipote di Papa Clemente XIII, commissionò il rinnovamento della chiesa, dei giardini e della piazza antistante, a Giovanni Battista Piranesi. L'artista usò il linguaggio dell’arte sia barocca che neoclassica , collocando nelle nicchie le tombe marmoree dei cavalieri e decorando l’esterno e interno della chiesa con stucchi prevalentemente in gesso. Queste decorazioni sono considerate citazioni dell’iconografia etrusca, romana e del corredo iconografico della famiglia Rezzonico e dell’Ordine di Malta, devoto a San Giovanni Battista.
In questa chiesa, nella seconda nicchia di destra, è stato sepolto Piranesi. Una statua lo rappresenta con un'espressione assorta, appoggiato a un'erma sulla quale sono raffigurati strumenti da incisore. È vestito con un'imponente toga romana; in mano regge una testimonianza del suo ultimo viaggio di studio, compiuto a Paestum nel 1777.
L’Ordine di Malta sta attualmente lavorando con la Fondazione Marco Besso, che possiede la più ampia raccolta di incisioni di Giovanni Battista Piranesi, ad una conferenza sull’artista nel 2021, covid permettendo.
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