Mostra del Cinema, il presidente della Biennale Roberto Cicutto: «Voglio i giovani in sala per vivere le emozioni»

Martedì 29 Agosto 2023 di Alda Vanzan
Mostra del Cinema, il presidente della Biennale Roberto Cicutto: «Voglio i giovani in sala per vivere le emozioni»

VENEZIA - Il debutto nel 2020 fu con la pandemia, l'edizione dell'anno seguente fu caratterizzata da tamponi e Greenpass, nel 2022 la guerra in Ucraina, adesso lo sciopero a stelle e strisce che terrà le star lontane dal Lido.

Roberto Cicutto non sbuffa, ma poco ci manca: «Con questo elenco di disastri sembra la presidenza che porta sfortuna!». E ride. In realtà, nonostante le difficoltà logistiche e i timori prima sanitari e poi sociali ed economici, sono state tre edizioni da record, dai biglietti venduti alle sale occupate. Dunque, cosa prevede il presidente della Biennale per questa ottantesima edizione della Mostra internazionale d'arte cinematografica? «La Mostra è già sulla carta. Mi sembra che rispetto a quello che abbiamo passato negli anni precedenti, lo sciopero di sceneggiatori e attori sia una cosa molto più terrena. Penso che questa sia la Mostra più forte di questi quattro anni per quantità e qualità dei prodotti, ma, ripeto, sulla carta, perché non vedo neanche un fotogramma prima delle proiezioni ufficiali».


Perché no?
«Per rispetto dell'autonomia del direttore e del comitato di selezione. E poi - e qui sorride - perché essendo stato uomo di cinema per tanti anni, così mi evito decine di telefonate: "Mi farebbe piacere se vedessi il film, mica per altro, solo un giudizio"».


Non ha visto i film, ma ha parlato del cartellone con il direttore Alberto Barbera?
«Certo. A lungo. E su tanti aspetti. Anche sui sei film italiani. Una scelta impegnativa, in ogni caso precedente allo sciopero degli americani e Alberto ha confermato che non c'è un titolo che non meritasse il concorso. Quindi che Mostra sarà? Una Mostra ricca e con un segnale molto importante: le vendite di abbonamenti e biglietti sono in linea, se non addirittura in aumento, rispetto al 2022. Vuol dire che al Lido le persone vengono per vedere i film, anche se non ci sono le star. È ovvio che il Lido ha pubblici diversi, compreso quello - cui dobbiamo tutto il rispetto possibile - che si mette in fila per avere un autografo. Ma quello che a me sembra significativo è che alla Mostra si viene perché si vede il cinema. Non perché è una grande festa o perché c'è il glamour. Ma per i film».


Il pubblico si sta riavvicinando alle sale cinematografiche grazie a "Barbie" e "Oppenheimer"?
«Non penso che un film evento, specie d'estate, sia la soluzione. Penso invece che i festival - e noi in particolare - debbano fare un'opera di incentivo verso gli altri soggetti, dagli esercenti alle amministrazioni comunali, perché si trovi il modo di riaffezionare il pubblico più giovane».


Come?
«Se vedi ET sul telefonino e poi lo rivedi in sala, ti rendi conto che è tutta un'altra cosa. C'è l'emozione. Ma questo ai giovani non va spiegato: devono viverla, l'emozione. Noi l'anno scorso abbiamo portato le scolaresche al cinema a vedere film emozionanti, perché si rendessero conto della differenza. Inutile fare la battaglia alle nuove tecnologie, vanno trovati degli equilibri».


Novità dal punto di vista logistico?
«La torre a fianco del Palazzo del Casinò, scala e ascensore che garantiscono accessibilità e sicurezza. Un nuovo allestimento del photocall. E la Sala Perla completamente rifatta, dalle fondamenta agli arredi alla tecnologia. Complessivamente 6.300 posti a sedere, adesso tutti nuovi. C'è un forte investimento da parte del Comune di Venezia e poi c'è il finanziamento Pnrr soprattutto dal punto di vista dell'approvvigionamento energetico: energia alternativa sia al Palazzo del Casinò che al Palazzo del Cinema».


L'anno scorso il messaggio di Zelenski, quest'anno ci sarà ancora un'attenzione al conflitto in corso tra Russia e Ucraina?
«Ci sarà un Ukrainian Day il 6 settembre con artisti, registi, personalità ucraine, così come ci sarà una iniziativa per non abbassare l'attenzione sul rispetto dei diritti umani e la lotta delle donne in Iran».


Qualcosa delle precedenti edizioni che non le è piaciuto?
«Direi niente, altrimenti avrei cercato in qualche maniera di agire. Il mio appello è di prestare sempre più attenzione a qualcosa che è già straordinariamente funzionante e cioè le attività dei College, non solo per il cinema, ma anche per le altre arti. La cosa che mi piace di più, in assoluto, della Mostra è il metodo con cui raccogliamo i dati sulle emissioni di CO2».


Cioè il questionario agli accreditati con cui chiedete come sono arrivati al Lido. Ma serve?
«È un metodo che sta avendo grande successo e che viene copiato e applicato anche da altri perché dà risultati concreti. Non si può pensare che sia tutto online, "esserci" è fondamentale, ma è anche vero che provoca dei danni in termini di CO2. Avere la possibilità di misurare questi danni scientificamente - chiedendo al pubblico come sono avvenuti gli spostamenti, con quali mezzi di trasporto, quanto durerà la permanenza al Lido - e quindi compensarli, è importante. Noi finanziamo progetti per la sostenibilità e adottiamo misure ad esempio sull'energia alternativa, sul riciclo dei materiali, sugli allestimenti».


Quanto costa la Mostra?
«Sedici milioni di euro, se si mettono anche i costi di gestione si arriva a più di 20, ma siamo sempre sotto il costo di altri festival internazionali. Siamo in ottima salute grazie ai risultati, ai curatori, al sostegno del Governo che mette 13 milioni e mezzo come l'anno scorso, al Comune di Venezia, alla Regione Veneto, agli sponsor, al pubblico. È un ecosistema virtuoso, quello della Biennale, dove ognuno si porta una fetta di responsabilità che conduce al successo».


Se questo "ecosistema virtuoso" va alla grande, reputa giusto lo spoil system quando cambia il Governo?
«Il risultato non dipende né da una persona né da un singolo organo, dipende da tutte le componenti. Quindi, tranquilli: il sistema così com'è, indipendentemente da chi lo gestisce, funziona».

Ultimo aggiornamento: 12 Settembre, 11:31 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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