Istruzione: "Scuola in ospedale" supporta i giovani lontani dall'aula

Lunedì 6 Maggio 2024


Pordenone, 6 mag - Il progetto "Scuola in ospedale" si basa su un innovativo modello di coordinamento per rispondere ai bisogni delle ragazze e dei ragazzi che vivono la condizione del ritiro sociale. La finalità è quella di favorire una maggiore conoscenza del fenomeno da parte di chi è chiamato a dare risposte: docenti, educatori, dirigenti scolastici e non solo. Vuole anche accompagnare in questo percorso le scuole che scelgono di ricorrere all'istruzione domiciliare come forma organizzata tra privato e sociale per sostenere il diritto allo studio. Si tratta di obiettivi importanti, condivisi nella forma e nel metodo dalla Regione che si sta muovendo, seguendo gli stessi modelli, nell'ambito delle politiche giovanili e per la scuola.

Sono alcuni dei concetti espressi dall'assessore regionale al Lavoro, Formazione Istruzione, Ricerca, Università e Famiglia, che questo pomeriggio è intervenuta in videoconferenza all'evento conclusivo del progetto "A scuola in quartiere" promosso dall'istituto scolastico comprensivo "Pordenone Sud", da "Scuola in ospedale/Sio" del nosocomio di Pordenone, dal Servizio di neuropsichiatria infantile e dell'adolescenza e dalla fondazione "Ragazzi in gioco". L'evento si è tenuto nell'auditorium della Regione a Pordenone.

Nel ringraziare i partecipanti per il prezioso e valevole lavoro svolto, l'esponente dell'Esecutivo ha ricordato le misure adottate dall'Amministrazione regionale del Friuli Venezia Giulia per la Sio e per l'istruzione domiciliare: per gli anni 2023-2025 viene erogato un contributo a una rete di scuole con capofila l'Istituto scolastico comprensivo, "Dante Alighieri" di Trieste, pari a 160.000 euro, per raggiungere gli alunni nelle stanze di degenza ed elaborare per loro un percorso didattico personalizzato, cercando di seguire lo stesso programma previsto nella classe di provenienza.

Un ringraziamento particolare da parte dell'assessore è andato alla fondazione pediatrica "Le Petit Port", partner del progetto, che da molti anni contribuisce a realizzare progetti per i bambini seguiti dal reparto di pediatria di Pordenone.

ARC/PT/al

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